Come riconoscere la leadership e valorizzarla: il progetto Fiordaliso

Fiordaliso è uno strumento che mette in contatto tutti i dipendenti, ne analizza le capacità di leadership, e valorizza in particolar modo l’apporto della forza lavoro femminile alla crescita aziendale.

Da tempo si fa strada l’idea che una concreta e reale equità di genere possa rappresentare una opportunità di crescita economica: Bloomberg ha diffuso di recente il Financial Services Gender-Equality Index (Bfgei) per il 2017 che in solo 7 mesi è passato dall’essere utilizzato da 26 a ben 52 aziende del comparto. Il Bfgei compara l’andamento finanziario delle società in linea con una politica e un’offerta lavorativa paritarie, andando ad analizzare diversi indicatori tra i quali il numero delle donne in posizioni apicali, la durata dei congedi per maternità, fino alla famosa forbice rappresentata dalle differenze nei compensi lavorativi. L’indice offre, dunque, agli investitori e alle organizzazioni, dati standardizzati e aggregati attraverso le statistiche di genere, le politiche aziendali dei dipendenti, l’offerta di strumenti finanziari gender-conscious orientati anche sull’impegno esterno alla società.

Che la presenza delle donne nel mondo del lavoro fosse una cosa sulla quale investire lo aveva già evidenziato Christine Lagard, nel 2013, quando in qualità di Direttrice del Fondo Monetario Internazionale (FMI) aveva delineato i benefici reali che l’economia globale trarrebbe da una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Ancor prima, nell’agosto del 1999, Kathy Matsui, ricercatrice e Chief strategist di Goldman Sachs, una delle più importanti società finanziarie del mondo, aveva scritto un rapporto sulla crisi dell’economia giapponese, in cui sosteneva la tesi rivoluzionaria secondo la quale l’Impero del Sol Levante era in crisi poiché non lasciava abbastanza spazio alle donne.

Il progetto

FiorDaLiSo – ideato da Whitehall Reply, Teleskill, DOS Media, Pradac Informatica, DSTech in collaborazione con il Dipartimento di Management e il Dipartimento di Informatica della Sapienza – nasce dall’analisi dell’attuale scenario nel settore digitale sempre più caratterizzato, anche in azienda, dall’utilizzo di strumenti e piattaforme che adottano paradigmi social, con approcci bottom-up di condivisione delle informazioni.

L’uso di piattaforme social e collaborative sta determinando una nuova organizzazione del lavoro che può presentare vantaggi per i dipendenti a livello di performance e benessere, e per le organizzazioni in termini di crescita e sviluppo.

Il progetto ha visto la realizzazione di un ESN (Social Network Aziendale) con diversi vantaggi tra cui l’ampia partecipazione delle persone a tutti i livelli, la creazione di un ambiente di lavoro che favorisca la condivisione di informazioni e la reciproca fiducia, la possibilità di ottenere un monitoraggio in chiave social con l’obiettivo di far emergere il reale contributo di valore dato dalle persone, basato sulle dinamiche relazionali che si sviluppano intorno ai contenuti dell’ESN.

Fiordaliso consente ai diversi reparti dell’azienda di interfacciarsi tra loro nel modo più rapido, contribuendo a ottimizzare la tempistica dei processi produttivi e, attraverso il controllo sui thread operato dai suoi algoritmi, analizzare il flusso delle discussioni e i loro contenuti, facilitando così l’individuazione e l’eliminazione di eventuali criticità nelle procedure aziendali.

La piattaforma è infatti in grado di fornire, attraverso strumenti avanzati di analisi statistica e socio-cognitiva, una raccolta di dati utili per osservare le possibili dinamiche relazionali e di valore, nascoste dalle tradizionali barriere gerarchiche. Questo tool, sfruttando le opportunità offerte dal social networking, può essere in grado di incrementare il livello delle pari opportunità e di crescita professionale soprattutto per le donne nella P.A.

FiorDaLiSo, durato complessivamente 15 mesi, ha affrontato diverse problematiche di ricerca nell’area delle Enterprise Social Networks, Social Network Analysis e Opinion Mining, nonché – all’interno dell’organizzazione aziendale – sui temi della Leadership, del Social Capital e dei percorsi di valorizzazione e carriera delle donne. Si è cercato di dimostrare, attraverso analisi scientifiche, il ruolo della leadership femminile nella partecipazione alle piattaforme di social network aziendale, attraverso la creazione di nuove tipologie di relazione, orizzontali e democratiche, e alla instaurazione di relazioni interpersonali basate sulla fiducia integrando le teorie sul capitale sociale con quelle inerenti i percorsi di carriera, soprattutto in un’ottica di genere.

Le criticità affrontate

La difficoltà maggiore da superare è stata indubbiamente legata al riuscire a far emergere il reale contributo di valore dato dalle persone ma basato sulle dinamiche relazionali che si sono sviluppate intorno ai contenuti del social network aziendale. Per raggiungerlo pienamente è stata posta particolare attenzione a tutti quegli elementi di criticità tipici del raggiungimento del successo di un social network come ad esempio l’ampia partecipazione delle persone a tutti i livelli; l’integrazione del social network nei flussi di lavoro quotidiani; la creazione di un ambiente di lavoro che favorisca la condivisione di informazioni e la reciproca fiducia.

Gli impatti su lavoro ed economia

Il lavoro congiunto da parte dei vari partner, in particolare nel settore Università e ricerca, ha portato alla definizione di un modello scientificamente significativo di relazioni tra variabili determinanti e variabili moderatrici dell’impatto dell’utilizzo dei social network sul miglioramento delle opportunità di carriera per le donne. La sperimentazione ha individuato ed evidenziato l’impatto che le piattaforme social hanno sulla conciliazione tra vita e lavoro in particolare per la forza lavoro femminile, sul mantenimento delle relazioni sociali nelle quali sono inserite e sullo sviluppo e implementazione di eventuali forme di lavoro a distanza.

Uno dei risultati più interessanti – afferma Giorgio Lais, esperto informatico che ha curato la raccolta e l’analisi dei dati e di studio dei flussi di interazione tra il sistema Teleskill Live integrato in Fiordaliso e i diversi tipi di utenti attivi nel social – è stato l’aver dimostrato che sussiste una maggiore presenza di donne attive, in termini assoluti, che ha utilizzato Teleskill Live e che lo strumento ha contribuito a ridurre le questioni legate ai problemi di comunicazioni presenti ai livelli gerarchici inferiori nella aziende“.

Infine il progetto ha determinato la definizione di un modello di misurazione delle esternalità positive che tali risultati possono procurare in termini di incremento del PIL regionale del Lazio: l’aumento della partecipazione femminile nel mondo del lavoro si traducono infatti in inclusione sociale e incremento della forza lavoro disponibile.

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