Migliorare la qualità della vita delle persone grazie alle tecnologie: una frase che abbiamo sentito pronunciare spesso e che, pur nella sua ampiezza di significato, rappresenta l’essenza del concetto di innovazione, specialmente in tempi di Internet of Everything. Se è vero che la connettività diffusa di fatto cambierà la vita delle persone, questo sarà ancora più vero nel caso di chi soffre di malattie croniche e/o disabilità per cui tecnologie innovative possono realmente fare la differenza. Come far incontrare due mondi apparentemente distanti, innovatori e malati? Ci ha pensato Fondazione AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, con il secondo bando 2015 per progetti di ricerca sulla SLA ICE Bucket Challenge. Il bando nasce grazie alle donazioni della famosa Ice Bucket Challenge che nel 2014 ha visto il mondo donare alla ricerca per la lotta alla SLA: obiettivo di questa nuova Call è sostenere la realizzazione di ausili e servizi di tecnologia assistenziale che rispondano alle necessità dei pazienti, migliorandone la qualità di vita.
“Lo avevamo annunciato nel settembre scorso con ArISLA Onlus” ha aggiunto il presidente della Fondazione Mario Melazzini. Con questo bando “intendiamo finanziare tecnologie innovative che abbiano una rapida trasferibilità ai pazienti e possano essere fruibili dagli stessi. Per questo siamo lieti di conoscere le startup che fanno parte del progetto di accelerazione UniCredit Start Lab per individuare progetti abilitanti al forte bisogno di autonomia, in termini soprattutto di maggiore mobilità e interazione comunicativa”. Ulteriori informazioni su come aderire sono disponibili sul sito della Fondazione.
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