Apple potrebbe tagliare la sua produzione di iPhone 6S e 6S Plus anche del 30% nel trimestre gennaio-marzo, stando a quanto riportato da Nikkei.
Secondo l’indiscrezione, al momento non confermata, il taglio potrebbe essere necessario a causa dell’alto livello di device non venduti di tali modelli di smartphone, rimasti tali anche per effetto del tasso di cambio più alto che ha reso gli iPhone più costosi sui promettenti paesi emergenti. Il livello di produzione dovrebbe tornare normale già nel trimestre successivo.
In effetti, spiegano gli analisi, il Rapporto di Nikkei è l’ultimo di una serie di cupe proiezioni che prevedono un calo delle vendite degli iPhone nei prossimi mesi. Già a dicembre analisti di Wall Street hanno fatto una previsione simile, per cui le vendite di iPhone sono viste in diminuzione per la prima volta in assoluto, previsione che non piace ovviamente agli investitori.
La notizia non è stata confermata da Apple anche se dopo la sua diffusione il titolo di Cupertino ha perso ieri il 2,10%. Quel che è certo è che il mercato smartphone ha avuto una battuta di arresto essendo giunto a maturità e gli utenti, oggi, sono sempre più restii a rinnovare i loro device mobili intelligenti in mancanza di funzioni realmente innovative. Se questo potrà avere serie ripercussioni sul business del colosso indiscusso degli smartphone, è ancora presto per dirlo.
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