Protesta contro firma ACTA, sito del parlamento UE bloccato

Il sito del parlamento europeo è stato bloccato per alcune ore dopo la decisione dell’ Unione Europea di sottoscrivere il trattato ACTA,  un accordo internazionale anticontraffazione riguardante beni, servizi e prodotti immateriali. L’accordo internazionale rischia di restringere i margini di libertà degli utenti della rete, in nome del diritto d’autore. Lo scambio di file protetti da copyright viene equiparato alla contraffazione e pesanti obblighi vengono imposti a servizi pienamente legali che svolgono funzioni di intermediazione informativa. Google, Youtube e molte altre aziende sarebbero tenute ad un controllo molto più stringente dei contenuti indicizzati ed ospitati; ed in caso di violazioni a collaborare totalmente con le autorità.

Le trattative ACTA sono in corso da diversi anni e, a differenza delle recenti proposte USA sulla stessa tematiche, sono state ratificate già da diversi paesi senza nessuna discussione parlamentare e nella quasi totale disinformazione dei cittadini. L’UE fino ad oggi non si era pronunciata sul trattato, se non per richiedere una maggiore trasparenza nelle trattative, e solo singoli paesi, come la Polonia avevano aderito all’iniziativa.

L’attacco informatico, portato probabilmente dalla rete di attivisti Anonymous, ha bloccato diversi siti delle istituzioni europee e dell’amministrazione pubblica polacca. Lo scontro tra corporation e attivisti, tra difesa del diritto d’autore e libera circolazione dell’informazione, non ha pause.

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