Olanda approva legge sulla neutralità della rete

Provvedimento legislativo per la neutralità della rete approvato in Olanda, la legge impedirà agli operatori di telefonia mobile di bloccare o addebitare un costo aggiuntivo per le chiamate effettuate tramite rete internet ed in generale per qualsiasi servizio specifico tramite rete.

Il dibattito sulla neutralità della rete era scoppiato a Maggio quando KPN, l’operatore di telefonia mobile che in precedenza esercitava nel paese il monopolio pubblico sui servizi telefonici, aveva annunciato nuove tariffe che includevano costi aggiuntivi per servizi come Skype, servizio internet-based di videochiamata, e WhatsApp, servizio gratuito di messaggistica che permette di aggirare il costo degli SMS telefonici erodendo una delle principali fonti di entrate per le compagnie telefoniche (stando a dati KPN, contestati da alcuni analisti, tra 2009 e 2010 le entrate dovute agli SMS erano cresciute dell’8%, mentre a causa dei nuovi servizi nel successivo anno sono calate del 13%)

Il dibattito scaturito dalla decisione dell’operatore ha portato in poco tempo all’adozione della prima legge europea sulla neutralità della rete così incisiva (il Cile è l’unico paese al mondo ad averne una legislazione simile), nonostante una forte attività di lobbing per bloccare il progetto da parte degli operatori mobili olandesi. Vodafone sostiene, riassumendo le obiezioni delle TELCO, che la legge, impedendo di addebitare un costo aggiuntivo agli utenti di servizi specifici, rischia di far salire i prezzi di tutti gli abbonamenti.

Bruno Braakhuis, il parlamentare verde che ha proposto per primo la legge, sostiene che la legge è una vittoria per I consumatori olandesi e che la neutralità della rete è un diritto fondamentale altrettanto importante della liberta di stampa e di parola.

Il provvedimento olandese probabilmente spingerà altri paesi europei ad intervenire in materia e riaprirà il dibattito in Europa. L’UE fino ad ora ha adottato un approccio “aspetta e osserva”, sostenendo la neutralità della rete, ma non prendendo provvedimenti contro gli operatori che bloccano alcuni servizi internet o praticano tariffe differenti per alcuni di questi, a patto che gli utenti siano informati. Neelie Kroes, commissario europeo per le telecomunicazioni, aveva, però, avvertito le compagnie di non praticare ulteriormente questo tipo di differenziazione e blocco selettivo pena l’intervento della UE entro l’anno.

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