Ford e Toyota puntano sull’integrazione dei mobile device

L’industria dell’auto e le compagnie dell’Information Communication Technology (ICT) sempre più di frequente stringono accordi per lo sviluppo di soluzioni integrate di comunicazione ed entertainment nei veicoli automobilistici. L’obiettivo di lungo periodo è la mutazione delle automobili in smart car.

Samsung e Toyota hanno annunciato un accordo in tal senso al Mobile World Congress in corso di svolgimento a Barcellona. Le due società stanno lavorando alla creazione di un’applicazione in grado di connettere ed integrare le risorse ed i servizi degli smartphone Samsung e del in-vehicle-infotainment (IVI) systems presente nelle auto della casa di produzione giapponese. L’integrazione permetterà funzioni avanzate di connessione e multimedia; e salvaguarderà la sicurezza attraverso UX (User Experience) tecnologia di controllo vocale.

Samsung e Toyota pianificano l’immissione sul mercato di Car Mode Application nel secondo trimestre del 2012.

Ford ha contemporaneamente annunciato il suo nuovo veicolo B-Max, presentandolo come “l’auto con cui puoi parlare”. A sottolineare la crescente importanza dei sistemi di controllo vocali per le automobili, anche a causa delle crescenti preoccupazioni inerenti possibili distrazioni causate dai sempre più diffusi sistemi di infotainment.

Il veicolo avrà un nuovo sistema di connettività attivato tramite voce, Sync, che integrerà pienamente, nei sistemi interni dell’auto, i device mobili. Sync, che è in grado di connettere una vasta tipologia di dispositivi, di distribuire contenuti ed offrire servizi avanzati specificamente, è già presente in molti veicoli negli Stati Uniti, ma sbarcherà per la prima volta in Europa.

Le compagnie automobilistiche sembra si siano rese conto dei vantaggi dell’integrazione di servizi premium ICT. In una fase in cui l’andamento delle vendite non è brillante, possono contribuire al ricambio del parco auto grazie all’appeal che suscitano nei consumatori. Le tecnologiche, d’altra parte, vogliono sfruttare il trend positivo delle automobili informatizzate e temono che gli in-vehicle-infotainment (IVI) systems possano sottrargli spazio di consumo mobile, se non vengono integrati negli esistenti ecosistemi mobili.

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