Comcast non distribuirà Netflix

Netflix, azienda di streaming di contenuti video a pagamento, forte dei buoni risultati ottenuti, sta cercando di entrare in concorrenza diretta con gli operatori di servizi di televisione via cavo americani e di ampliare le modalità di consumo del servizio. La società, a questo scopo, aveva incontrato nei giorni scorsi, il management  di alcune delle più grandi compagnie di servizi via cavo USA per discutere l’integrazione del servizio di streaming nei pacchetti di offerta delle cable company.

Il progetto di distribuire i propri contenuti via cavo e tramite set-top box si potrebbe, però, rivelare più complicato del previsto. Comcast, il più diffuso operatore via cavo del paese, ha dichiarato di non essere interessata ad offrire i contenuti Netflix né come servizio on-demand né tramite billing partnership.

Netflix, una volta visto come una minaccia dalla maggioranza degli operatori del cavo, ora è percepito maggiormente come un canale premium ma l’appeal  della compagnia non è molto forte per via di simili servizi già presenti nei pacchetti di offerta Comcast, nonchè per il persistere di resistenze contro un’ulteriore espansione della società.

Comcast ha iniziato di recente a distribuire ai suoi 22.3 milioni di abbonati, un servizio simile a Netflix, Streampix, a 4.99 dollari al mese o come servizio premium dei pacchetti più costosi e completi. I servizi di Netflix, che hanno un prezzo minimo di $7.99, non risultano particolarmente attraenti per l’operatore e non aggiungono all’offerta di questo particolari novità visto che Streampix permette la visione su differenti device, compresi quelli mobili, di un ampio catalogo audiovisivo.

Lo stesso vale per molti altri operatori del mercato del cavo che distribuiscono servizi analoghi o intendono crearli a breve. Dish Network e Blockbuster hanno stretto una partnership per creare un servizio di web streaming. E lo stesso stanno facendo Verizon e Redbox.

Netflix vede come propria evoluzione naturale l’offerta tramite via cavo e la competizione con le pay TV come HBO, strategia confermata anche dal crescente impegno verso la produzione di show originali da parte della compagnia. Le cable company sembrano però intenzionate a mettere i bastoni tra le ruote al temuto concorrente e a creare servizi propri di streaming, così da espandersi in un segmento di mercato in crescita ed incorporarne i guadagni.

La convergenza digitale diluisce le barriere tradizionali tra i vari comparti di mercato, gli interessi economici ne creano, però, di nuove.

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