Nuovo iPad: si parla già di sold out

Dopo la presentazione ufficiale, ci eravamo lasciati con un solo interrogativo rimasto: Apple sarebbe riuscita a far fronte alle numerose richieste per il nuovo iPad con le scorte preparate in magazzino? Secondo alcuni rumor, anche a questa domanda è stata già data una pronta risposta.

Le ordinazioni hanno svuotato l’intera riserva di Cupertino, il sito americano di Apple segna la disponibilità dei prodotti con 3 giorni di ritardo rispetto a prima: già nel Regno Unito la data di spedizione era scivolata dal 16 al 19 Marzo, ed ora anche il mercato statunitense dovrà pazientare qualche giorno in più per l’arrivo della tavoletta dei desideri nelle case, potendola così stringere finalmente nelle mani.
In Italia il sito di Apple si barrica dietro alla frase “presto disponibile”, non indicando ancora la data esatta per procedere con gli ordini online.

Un’ottima partenza, sembra, a meno che l’annuncio dei ritardi non rientri in una strategia dell’azienda, per creare ancora più attesa e convincere il mondo sul desiderio che si è creato intorno al nuovo iPad.

Non tutti si sono lasciati trasportare dall’entusiasmo di questo “boom” di prenotazioni: secondo Velti al nuovo modello serviranno ben otto mesi per scalzare il proprio predecessore dal titolo di tablet più diffuso, previsione supportata dall’importante calo del prezzo sulla seconda versione, che attirerà una buona fetta del mercato, più attento al proprio portafoglio che non al numero di pixel.

Una sorta di concorrenza interna (che comunque recherà ad Apple poco danno) a cui si andrà ad aggiungere quella esterna dei tanti competitor, che già hanno raccolto la sfida.

Un altro dato interessante da notare, lanciato da UBM TechInsights, è la riduzione del ricavo marginale sui nuovissimi tablet con la mela, che si stima essere sceso del 5% rispetto all’iPad2, soprattutto a causa dell’innalzamento dei costi produttivi per lo schermo (70 dollari rispetto al precedente da 49.50), per il nuovo processore A5X, che fa salire l’asticella di 6 dollari, e per il chipset LTE (raddoppiato rispetto alla versione con il solo sistema 3G).

In ogni caso il ricavo netto su ogni pezzo si aggira intorno al 51% del prezzo di vendita, cifra che permette ai vertici ed agli investitori Apple di dormire sonni tranquilli.

I dati delle vendite che arriveranno nei prossimi mesi da Cupertino daranno il polso della situazione reale e determineranno la bontà delle scelte dell’azienda, nel frattempo la “febbre” per l’attesa del nuovo iPad sembra crescere sempre di più, in attesa di vederla esplodere negli assalti agli Apple store, a cui siamo da tempo abituati.

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