UE: nuovo Centro Europeo per la lotta ai crimini informatici

Un milione di persone è vittima ogni giorno di crimini informatici, per un giro di affari che, secondo la società di sicurezza informatica McAfee, costa alle aziende circa 750 miliardi di euro l’anno.

L’Unione Europea prende atto del problema ed intende aprire un Cybercrime Centre, che avrà sede presso l’Europol, in Olanda. La proposta della commissione deve, ora, passare al vaglio del boerd direttivo dell’Europol ed il centro dovrebbe dare inizio alle proprie attività all’inizio del prossimo anno.

Il Commissario europeo agli Affari interni, Cecilia Malmstroem, presentando l’iniziativa ha sottolineato che “nessuno è immune ai reati informatici”.

Il Centro si focalizzerà sui reati più gravi, in particolare: e-banking, protezione dei profili nei social network per impedire il furto di identità, lotta alla pedofilia e allo sfruttamento, e contrasto di cyber-attacks che potrebbero pregiudicare il funzionamento di infrastrutture critiche e sistemi informativi dell’UE. I membri del centro lavoreranno a stretto contato con le altre forze di polizia per effettuare indagini, principalmente volte all’individuazione di network di criminali informatici; ma forniranno, in ogni caso, assistenza specializzata per un tutti i casi importanti in cui i crimini informatici rivestiranno un ruolo centrale.

La nuova struttura avrà il compito di avvertire i paesi membri sulle maggiori minacce e debolezze nei propri sistemi informatici.

Milioni di cittadini europei utilizzano Internet per home banking, online shopping e pianificazione delle vacanze, o per mantenersi  in contatto con familiari e amici attraverso i social network. Ma contemporaneamente alla crescita della parte di vita quotidiana che trascorriamo online, la criminalità organizzata si adegua, e questi crimini riguardano tuttiha sottolineato il commissario Malmstroem – Non possiamo consentire ai cyber criminali di distruggere le nostre vite digitali. Un Centro europeo per la criminalità informatica all’interno dell’Europol diventerà un nodo di cooperazione per la difesa di una rete libera, aperta e sicura”.

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