UE: ultimatum dell’antitrust a Google

L’Unione Europea offre un’ultima possibilità a Google per eliminare il rischio di abuso di posizione dominante.

Joaquin Almunia, commissario antitrust, nel corso di una breve conferenza stampa, ha confermato di aver inviato una lettera alla società americana nella quale si chiede a Google di presentare, entro un paio di settimane, proposte operative concrete per eliminare il possibile abbuso di posizione dominante da parte del motore di ricerca.

L’indagine della Commisione Europea è in corso dal 2010 ed era partita da 16 diverse denunce. Dopo 18 mesi la commissione avrebbe riscontrato 4 aree dove il gigante Usa potrebbe star abusando della propria posizione di forza sui mercati.

La prima tematica che preoccupa la commissione è relativa all’inclusione dei servizi Google nei risultati di ricerca. La commissione ritiene che nel comportamento della società si possano ravvisare elementi che indicano un trattamento preferenziale di servizi come Google map, image, e news. Almunia sostiene, inoltre, che esistano preoccuapzioni rispetto a possibili contenuti copiati ed indicizzati da Google, prelevandoli da servizi specializzati in ricerche spefiche come ristoranti o viaggi.

Le ultime due aree, in cui la commissione ritiene che il motore di ricerca potrebbe star abusando della propria posizione, riguardano l’advertising. Google starebbe rendendo difficile sia per i siti web che per gli inserzionisti utilizzare servizi diversi dal search advertising della società e da AdWords o spostarsi su altri motori di ricerca.

Almunia sottolinea la volontà della Commissione di evitare lunghi procedimenti e la volontà di risolvere la questione in maniera negoziale; anche per la disponibilità a collaborare che più volte gli sarebbe stata espressa da Google. Il commissario avverte, però, che, in assenza di adeguati correttivi presentati da Google e da testare sul mercato, sarà la Commissione a decidere quali interventi imporre per sanare la situazione.

Al Verney, portavoce Google, ha dichiarato che la compagnia “non è d’accordo con le conclusioni” della Commisone “ma siamo felice di discutere qualsiasi preoccupazione possano avere.” Non è chiaro dalla dichiarazione se la società intende presentare una proposta reale o semplicemente prolungare la discussione.

Almunia ha, inoltre, avvertito che, anche in caso di risoluzione della questione, resterebbe sul tavolo della commissione un’indagine aperta riguardo Android.

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