L’UE respinge l’appello: Microsoft dovrà pagare 860 milioni

La Corte di Giustizia europea ha oggi espresso il suo verdetto definitivo sul caso delle autorità Antitrust contro Microsoft, dichiarando nella sentenza che “sostanzialmente sostiene la decisione della Commissione”.

Microsoft dovrà quindi pagare l’ammenda, che gli era stata già notificata quattro anni fa dalla Commissione europea, ed è stata in ultimo appello leggermente ridotta dagli 899 milioni previsti inizialmente a 860 milioni di euro.

La battaglia legale tra il gruppo di Redmond e le autorità antitust europee è nata in origine nel 2004, quando Microsoft è stata multata con 497 milioni di euro, per aver abusato della sua posizione dominante sul mercato per ostacolare le altre compagnie concorrenti.

Dopo di che alla compagnia americana è stato ordinato di rendere noto il codice del suo software, mettendolo a disposizione delle altre società che operano nel settore, e permettendo così ai loro prodotti di funzionare correttamente con le piattaforme Microsoft.

 Nel 2008, a seguito del mancato rispetto di tale ingiunzione, la multa è lievitata fino a raggiungere gli 899 milioni, con la compagnia di Redmond che ha fatto appello nella speranza di annullare la sanzione, dichiarandola “eccessiva ed immeritata”.

Ora, in seguito alla sentenza della Corte di Giustizia, che respinge la richiesta di Microsoft, alla società non resta che attenersi alla decisione della Commissione ed inviare oltreoceano un sostanzioso assegno per mettere fine alla querelle legale.

 

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