Google ha deciso la chiusura definitiva di Google Video in quanto piattaforma che ospita contenuti, il servizio continuerà invece a funzionare come motore di ricerca dedicato ai contenuti audiovisivi. Il gigante della ricerca, dopo la decisione di non accettare più upload di nuovi video resa operativa a Maggio 2009, ha però in programma di spostare tutti contenuti ancora ospitati nella piattaforma su YouTube; puntando tutto sul popolare video sito.
I contenuti verranno caricati in modalità privata e solo gli utenti potranno renderli pubblici. Qualora non volessero che i propri contenuti migrino su YouTube, o volessero scaricarne una copia, hanno tempo per farlo fino al 20 Agosto.
La decisione sembra logica. Evita un’inutile duplicazione dei servizi e li differenzia maggiormente, facendo di YouTube la piattaforma proprietaria esclusiva, dedicata ai video e focalizzando Google Video sulle funzioni di ricerca specilizzate.
Google ha, inoltre, deciso la chiusura di diverse altre iniziative: Google Mini, Google Talk Chatback, Symbian Search e iGoogle. Tutto ciò per focalizzarsi maggiormente nei settori ritenuti maggiormente produttivi, evitando sprechi di risorse tramite la chiusura di tutti quei comparti e servizi dell’azienda poco utilizzati o ritenuti non in grado di generare valore per la compagnia.
La strategia di revisione e rifocalizzazione è stata voluta fortemente dal co-fondatore Larry Page, non appena divenuto CEO della società.
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