Convenzione MIUR – INPS per la condivisione delle banche dati

È stata siglata ieri a viale Trastervere la convenzione tra il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che ha lo scopo di mettere a sistema le banche dati di scuola e università con quella dell’Inps dei cittadini lavoratori.

L’accordo permetterà di dar vita a un sistema per monitorare i tempi di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, la congruità tra il percorso di studi e la professione; oltre a tutti i possibili vantaggi per i servizi di orientamento.

Lo scambio di informazioni tra i rispettivi archivi permetterà al MIUR, per esempio, di verificare la coerenza tra il titolo di studio (diploma o laurea), e l’effettivo collocamento nel mercato del lavoro. Un meccanismo che permetterebbe attraverso dati precisi, di individuare le esigenze del mercato ed i trend di sviluppo nazionali di lungo periodo, adeguandovi i percorsi formativi della scuola secondaria e dell’Università.

In questo modo – ha sottolineato il Ministro Profumo – si danno al Paese gli strumenti per fare una programmazione nel tempo e si crea una relazione più stretta tra mondo del lavoro e percorsi formativi a scuola e all’università. Oggi ci sono settori con posti di lavoro a disposizione ma non ci sono persone formate a svolgerlo“.

Dal sistema l’INPS potrà, invece, acquisire i dati riguardanti il possesso di titoli di studio universitari, favorendone così il riscatto ai fini pensionistici. Un passaggio reso ancor più necessario dalla legge recentemente varata n.183/2011, che introducendo l’autocertificazione dei titoli, impone alle Amministrazioni Pubbliche di verificare per via telematica l’effettivo possesso dei titoli stessi.

Il Ministro Profumo, lo ha descritto con un’immagine efficace, come “uno zainetto che ciascun cittadino porterà sulle spalle e in cui saranno contenuti i crediti formativi ottenuti a scuola e all’università e quelli lavorativi”. Una definizione coerente con il progetto descritto nei giorni scorsi dal Ministro, al convegno della Fondazione Kessler a Trento, quando ha auspicato la nascita di un “Apple store dell’innovazione e dell’intelligenza in Italia“. Un sistema che consenta a cittadini e istituzioni di condividere le conoscenze, mettendole a fattor comune per la crescita del Paese. L’accordo di ieri potrebbe rappresentare, dunque, un primo passo all’interno di un progetto più ampio che guarda alla crescita e all’innovazione socio-culturale italiana.

Un’ipotesi che trova conferma nelle parole del Presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua che, nel descrivere i termini della convenzione, ha precisato: “Il primo vincitore in assoluto di questo accordo è il cittadino – e ha aggiunto – le informazioni che deriveranno dal sistema di banche dati serviranno a tutti. Cittadini, Miur, Inps e dunque per la crescita“.

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