Assinform e Confindustria Digitale: basta ritardi su Agenda Digitale

Assinform, l’Associazione delle aziende di Information Technology aderente a Confindustria, si dice preoccupata per i ritardi accumulati nell’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana.

Confindustria Digitale nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme, sollecitando il governo ad agire e dicendosi seriamente preoccupata dalla possibilità che si arrivi alla fine della legislatura prima di varare le leggi e gli strumenti necessari.  “L’approvazione del decreto legge Digitalia rappresenta una vera e propria priorità nazionale che non può essere ulteriormente  rinviata. L’Agenda Digitale è una delle leve più efficaci per la crescita, per aumentare la produttività del nostro sistema economico, per ridurre in modo drastico i costi della pubblica amministrazione, per semplificare i rapporti tra pubbliche amministrazioni, cittadini ed imprese“.

Paolo Angelucci, presidente di Assinform, commentando queste dichiarazioni ha rincarato la dose. “Siamo  molto preoccupati del ritardo che sta accumulando il varo dell’Agenda Digitale Italiana. L’approvazione del decreto Digitalia, che dovrebbe dare corpo al programma di attuazione continua a essere rimandata di mese in mese. In questo modo si sta correndo il serio rischio  che il provvedimento non riesca ad essere emanato entro l’attuale legislatura. In una fase in cui ogni iniziativa di modernizzazione e rilancio dell’economia è preziosa, questo ritardo minaccia di far pagare un prezzo troppo elevato alle imprese e al Paese, prima ancora che al nostro settore”.

L’associazione nel report sull’andamento del settore italiano dell’ Ict nel 2011 metteva in evidenza punti di debolezza, ma anche potenzialità del settore. L’ICT in Italia ha, infatti, registrato un andamento negativo del settore, che ha perso il 3.6% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto all’Europa e al mondo dove il settore attraversa una fase di crescita (+1.1% e +4.3%). Il report riscontrava, però, una crescita positiva della domanda (+20%) in Italia.

Questa nuova domanda di servizi e prodotti digitali, per  esprimersi in tutta la sua grande potenzialità – ha affermato  Angelucci –   attende condizioni infrastrutturali,  fiscali e amministrative adeguate. Condizioni  che in buona parte sono  materia del tanto atteso decreto Digitalia, per il quale sollecitiamo non solo la sua rapida approvazione, ma anche l’indicazione certa dei tempi di emissione dei regolamenti attuativi, fattore indispensabile  per assicurare un quadro di certezze all’applicazione del provvedimento“.

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