Fastweb punta sulla protezione dei siti web e dei servizi digitali delle grandi aziende e della pubblica amministrazione con un nuovo servizio, presentato al Forum Ict Security organizzato a Roma da Tecna editrice.
Fast KaleiDoS protegge dagli attacchi DDoS (Distributed Denial of Services). Tipologia d’attacco informatico in cui si prova a spingere il funzionamento di un sistema informatico al suo limite, sovraccaricandolo di richieste, al fine di interrompere temporaneamente l’erogazione di un servizio o provocare la non accessibilità di un sito web. L’interruzione temporanea può causare forti danni economici e d’immagine all’organizzazione colpita.
L’iniziativa nasce in un contesto di diffusione degli attacchi informatici e della percezione della minaccia e del rischio, reale o non, da parte delle aziende. L’Agenzia Ue per la sicurezza delle reti (Enisa), dopo un’importante simulazione di attacco informatico svoltasi a livello europeo ad inizio mese, ha fatto sapere che durante il 2011, gli attacchi informatici (di qualsiasi genere non solo DDoS) in Europa sono aumentati del 36% rispetto all’anno precedente. Tra il 2007 e il 2010, inoltre, le aziende che hanno notificato attacchi con conseguenze economiche sono quadruplicate, passando dal 5 al 20 percento.
La pratica di sovraccaricare i sistemi informatici di aziende e PA è molto diffusa come forma di protesta-hacktivism politico o consumer. Secondo i sostenitori riporta in ambiente digitale tattiche classiche di protesta come i sit-in e i cordoni di blocco. Per i denigratori è un crimine in grado di danneggiare fortemente l’economia.
Fastweb mira, in ogni caso, a conquistare con il nuovo servizio proprio le tipologie di aziende che meno possono permettersi il blocco temporaneo delle attività digitali, come: banche, grandi aziende, pubblica amministrazione, e siti di informazione, assorbendo così una nuova domanda del mercato.
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