USA: crescono i furti di smartphone

Gli smartphone hanno trasformato l’ecosistema mediale e abilitato-favorito profondi cambiamenti sociali. Non troppo sorprendentemente hanno contribuito anche a modificare i comportamenti criminali, incidendo sulle meccaniche di indagine e sul gioco-confronto tra ‘guardie e ladri’. Gli smartphone hanno, però, cambiato anche un altro aspetto delle abitudini criminali che indirettamente testimonia il successo di questi device. I furti di mobile phone rappresentano, infatti, circa la metà dei furti complessivi di quest’anno nella città di San Francisco e circa il 40% di quelli avvenuti a New York. A Los Angeles, dove rappresentano circa un quarto del totale, i furti di device mobili sono cresciuti del 27% in un anno.

La gran parte degli scippi riguarda ovviamente i più costosi, e ricchi di informazioni personali, smartphone e sembra verificarsi sui mezzi di trasporto. Le forze di polizia USA hanno di conseguenza dato vita a diverse campagne informative. La polizia di New York, dopo l’omicidio di un 26enne durante un tentativo di sottrazione dell’iPhone del giovane, ha addirittura invitato gli acquirenti del nuovo iPhone 5 a registrare presso il dipartimento il numero di serie del proprio smartphone.

I furti di smartphone sono cresciuti così rapidamente da aver suscitato anche l’attenzione della politica. Un accordo tra l’autorità di garanzia e i maggiori operatori mobili permetterà, ad esempio, di creare un database unificato dei device sottratti entro il 2013. Il Senatore di New York, Charles Schumer, ha proposto l’introduzione di una pena massima di 5 anni per la manomissione dei numeri identificativi di un telefono cellulare rubato.

La Cellular Telecommunications Industry Association (CTIA) ha, inoltre, annunciato che presto gli operatori creeranno database al fine di rendere possibile la disattivazione permanente dei dispositivi rubati, in modo da renderli inutili e privi di valore.

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