Microsoft: sempre più probabile pesante multa da UE

Il rischio di una pesante multa per Microsoft in Europa si fa sempre più forte. L’Antitrust europeo ha, infatti, inviato una lettera alla compagnia americana riguardo l’indagine, aperta a metà Luglio, sulla scelta del browser internet.

Le autorità europee sono giunte alla conclusione “preliminare” che Microsoft “non ha rispettato gli impegni vincolanti” presi per consentire ai consumatori di scegliere liberamente il browser internet. La società potrà ora presentare delle proprie osservazioni, qualora risultassero non soddisfacenti la multa potrebbe arrivare al 10% del fatturato annuo. 

Ascolteremo attentamente la sua reazione alle nostre obiezioni e, se queste saranno confermate, valuteremo quale sarà la multa adeguata – ha sottolineato il commissario UE Almunia – ma ora non siamo ancora a questo punto“. Le soluzioni consensuali tra Bruxelles e le società, che evitano lunghi procedimenti e multe, ha però avvertito Almunia, “funzionano solo se queste rispettano gli impegni presi”.

Microsoft si era impegnata (fine 2009) ad offrire ai propri clienti una schermata di scelta per il browser di navigazione su internet, prima impostato in modalità predefinita a vantaggio di Internet Explorer di proprietà della compagnia. Ad inizio 2011, con l’introduzione di Windows 7 Service Pack 1, la possibilità di scelta è però scomparsa, contrariamente a quanto dichiarato da Microsoft nei rapporti annuali che si era impegnato a presentare alle autorità europee.

Microsoft, in seguito, aveva riconosciuto l’eliminazione della schermata di scelta, scusandosi e adducendo in giustificazione errori tecnici.

Qualora la multa alla fine arrivasse, si tratterebbe della prima volta in cui impegni vincolanti in materia di concorrenza presi da una società con le autorità europee, vengono ufficialmente violati.

Update: Microsoft ha replicato pubblicamente alla missiva europea, sostenendo ancora una volta che si è trattato di un errore tecnico e ribadendo la disponibilità a collaborare con le autorità. “Prendiamo la questione molto seriamente e ci siamo mossi rapidamente per risolvere questo problema, non appena siamo venuti a conoscenza di esso. Anche se questo è stato il risultato di un errore tecnico, ci assumiamo la responsabilità per quello che è successo, e abbiamo adottato misure per rafforzare le nostre procedure interne per garantire che una cosa del genere non possa accadere di nuovo. Ci scusiamo per questo errore e continueremo a cooperare pienamente con la Commissione.”

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