Murdoch punta a “Simon and Schuster” per arginare Amazon

Rupert Murdoch, il tycoon dell’editoria australiano, starebbe puntando all’acquisizione del colosso dell’editoria libraria Simon and Schuster secondo quanto riportato dal  Wall Street Journal, testata anch’essa del gruppo News Corp di Murdoch.

Il magnate australiano punterebbe al gruppo librario per ridisegnare i rapporti di forza nell’editoria americana in chiave “anti-Amazon”; puntando così ad aggiungere un nuovo pilastro editoriale oltre a quello della casa editrice HarperCollins, già di proprietà di News Corp.

Le trattative, secondo il Wall Street Journal, sono ancora in fase preliminare ma dovrebbero avere un rapido sviluppo; soprattutto dopo la joint venture siglata un mese fa tra Penguin Books e Random House. Anch’essa realizzata per resistere all’inarrestabile espansione di Amazon nel mercato anglosassone, oltre che per evitare di accettare l’offerta di un miliardo di sterline ancor prima proposta dallo stesso Rupert Murdoch.

Prima di quell’accordo, le quattro grandi case editrici: Penguin, Random House, Harper Collins e Simon and Schuster, coprivano l’intero mercato in lingua inglese. E per Murdoch, acquisire Simon and Schuster (che attualmente fa capo a Cbs), significherebbe accedere ad un bacino di oltre 2mila titoli distribuiti ogni anno attraverso trentacinque differenti marchi editoriali. Per questo, stando alle indiscrezioni del Financial Times, l’accordo potrebbe aggirarsi attorno ad un valore compreso fra i 600 e gli 800 milioni di dollari.

Se sul fronte dell’editoria tradizionale Murdoch punta ad arginare il potere di Amazon e degli altri colossi “analogici”, è anche vero che la sua News Corp punta ad ulteriori espansioni nei mercati tradizionali. Ieri James Murdoch, il figlio del magnate australiano, ha annunciato un altro investimento nel mercato americano: l’acquisto del 49% del canale “Yes!“, interamente dedicato al baseball e titolare dei diritti per le partite degli Yankees fino al 2042.

Dopo gli scandali in Gran Bretagna legati al tabloid News of the World, del quale ancora si vedono gli strascichi (ieri a Londra sono stati incriminati Rebekah Brooks e Andy Coulson, rispettivamente l’ad di News International e l’ex direttore del tabloid), il tycoon Murdoch sembra aver ripreso una fase imprenditoriale “espansiva”.

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