Il 2012 è stato l’anno più visto di sempre dell’era Auditel e per la prima volta il pubblico del prime time ha sfondato il tetto dei 26 milioni. A dispetto dei pronostici sulla fine accelerata dal boom dei nuovi media, la tv conserva un ruolo centrale nelle abitudini degli italiani, più che mai in tempi di crisi. E pur con il frazionamento degli ascolti grazie alla diffusione dei canali tematici, le reti generaliste resistono: complice anche l’abitudine, sempre più diffusa, di associare alla visione “tradizionale”, l’utilizzo dei social network, in particolare Twitter e Facebook.
Nell’anno appena trascorso la platea tv nelle 24 ore è stata di 10.369.000 ascoltatori, mentre in prima serata ha raggiunto per la prima volta i 26.008.000. Bene i canali specializzati, che complessivamente registrano il 34.5% di share nell’intera giornata (+5.5%) e il 30,4% in prime time (+4.5%). In questo scenario la Rai rivendica la sua leadership, con il 39.8% nelle 24 ore e il 41.3% in prime time; in particolare Rai1 – fa notare Viale Mazzini – si conferma in testa tra i canali generalisti con il 18.3% nelle 24 ore e il 19.4% (+0,4%) in prime time, Rai2 resta terza rete in prime time con l’8.4% (dietro Rai1 e Canale 5) e quarta nell’intera giornata con il 7.6%, mentre Rai3 si conferma, con il 7.7% nell’intera giornata e l’8.3% in prime time, la terza rete nelle 24 ore e la quarta in prime time.
Bene anche i canali specializzati Rai, con il 6.2% nelle 24 ore e il 5.3% in prime time (+1.4% in entrambe le fasce). Mediaset risponde sottolineando il suo primato sul target commerciale (15-64 anni) in prime time, con il 37.8% in totale e il 18.1% di Canale 5 (e con Italia 1 terza a quota 8.9%). Nei due periodi di garanzia primaverile e autunnale – rivendica Cologno Monzese – il totale Mediaset in prima serata raggiunge il 40%, con Canale 5 leader al 19.8% e Italia 1 terza al 9.1%.
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