Privacy: Ue minaccia 1 miliardo di multa a Google con la nuova legge

Google sembra non aver preso in considerazione i termini imposti dalla Commissione Europea per quanto riguarda il trattamento dei dati personali. Almeno stando a quanto sostenuto  dal Cnil secondo cui il colosso avrebbe “snobbato” la richiesta di modifica alle condizioni della sua privacy policy relativa ai dati personali degli utenti. Oggi la minaccia dell’Europa pare si sia  concretizzata: Google rischierebbe  una multa da 1 miliardo di dollari.

Viviane Reding, commissario per la giustizia dell’Unione Europea, ha affermato che le norme in via di definizione da parte del Parlamento Europeo e nei paesi UE in materia di privacy consentirebbero ad un unico regolatore europeo di multare le società a nome di tutti i “watchdogs” nazionali.

L’unico regolatore potrebbe minacciare la società che non rispetta le regole con una multa fino al due per cento dell’intero fatturato globale”, ha riferito la Reding, secondo quanto riportato da Reuters,  ai giornalisti.

Secondo la normativa europea vigente, invece, solo i singoli paesi possono applicare multe contro le imprese che violano le leggi sulla privacy, multe che vanno da 300.000 euro a 600.000 euro. Ma Reding ha fatto notare come la controversia in corso tra le autorità di regolamentazione UE per la protezione dei dati personali e il motore di ricerca Google, abbia mostrato quanto tale sistema sia debole e quanto si basi sulle singole sanzioni attuate diversamente da ogni paese.

Il totale delle entrate di Google nel 2012 ammonta a 50 miliardi di euro; ciò significa che, secondo la nuova proposta della Commissione Europa di multare il 2%, la società potrebbe ricevere  un’ammenda di 1 miliardo di euro.

La nuova legge tirata in ballo dalla Reding, a prescindere dal caso specifico, porrebbe maggiori responsabilità su molte societa del web, come Facebook, ad esempio, sul tema della protezione delle informazioni degli utenti, minacciando seriamente coloro che invece assumo comportamenti scorretti con multe salate.

Per ora il Parlamento Europeo sta rivedendo le norme elaborate dalla Commissione Europea e ha, quindi, bisogno del consenso dei paesi membri dell’Unione prima di poter trasformare la proposta in una legge definitiva. Processo che potrebbe richiedere fino a un anno.

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