“Ho un progetto. Anche perché non so fare altro” (Renzo Piano)
Una parola bellissima, Progetto.
Provate a pronunciarla e a fare un esercizio: contate i progetti che avete tra le mani.
Ora, proprio ora. Non solo i progetti lavorativi ma anche quelli personali.
Ne avete abbastanza per poter “sentire” nel profondo la frase pronunciata pochi giorni fa da Renzo Piano?
Certo, Piano di mestiere fa l’architetto, quindi è tra quelle persone che possono chiamare “progetto” un “progetto”. Non ha alternative. L’ouput di un suo lavoro È un progetto, non ci sono altri termini.
Ora contate i vostri progetti e divideteli per aree: la professione, l’amore, la famiglia, voi stessi (soprattutto voi stessi), i vostri animali domestici, il vostro balcone…
Per ciascuno segnate la data di inizio e la data di fine. Lo sapete: non esiste un progetto senza confini temporali. E dove non sarete in grado di indicare un tempo, allora sforzatevi di farlo. Andate a buonsenso.
Fatto questo, che poi è un disegno – a qualsiasi latitudine -, alzate gli occhi dal foglio (siete davanti a un foglio con la penna o il pennarello in mano, mi auguro) e date uno sguardo all’insieme.
Ecco, quell’insieme siete voi.
E siete pieni di roba.
Non vi sentite strepitosamente bene? No, non tutti. Qualcuno è andato in ansia, l’ansia dell’innovatore. Allora tornate indietro e concentratevi sulle date. Forse siete stati troppo severi con voi stessi?
Avanti, rivedete lo schema e allungate il tempo. Potete farlo, siete Divinità del Vostro Tempo.
Divinità pronte a rivedere le cose. Come diceva quel signore che si chiama Mike Tyson “Everyone has a plan ‘till they get punched the mouth“. Lo sapete. Ma sul foglio dei vostri progetti saprete segnare gli inciampi e i pugni. Nulla a cui non si riesca a sopravvivere.
Siete o non siete quelli che hanno dato il Tempo ai progetti? Vi pare che non possiate sopravvivere a un pugno in faccia?
Respirate e godetene.
Ebbene sì, si sta meglio davanti a noi stessi come Uomini Con Un Progetto. Anche uno solo. Perché dopo quell’uno ce ne sarà un altro.
Ma su tutto, quando vi sentirete privi di un progetto, pensate al fatto cha la parola non ha un suo contrario. Quindi, sul piano dei significati, non esiste la condizione nella quale vi trovate quando siete privi di un progetto.
E siccome la non-esistenza di significato non è una condizione di chi è vivo e sulla Terra, voi, un progetto, lo avrete di certo. Cercate bene o chiamate il prete.
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