Buon compleanno, Girl Geek Life!

Girl Geek Life compie 5 anni. Correva l’anno 2008, infatti, quando Sara Maternini, Luigina Foggetti e Sara Rosso fondavano il portale per le “ragazze geek”, da Settembre partner di TechEconomy. “L’intento con cui lo abbiamo fondato – afferma Sara Maternini – era quello di creare un luogo su Internet dove poter parlare di nuove tecnologie alle donne in modo semplice e accattivante”. Da allora la squadra si è ampliata, con l’aggiunta di Emma Tracanella e Sonia Montegiove, pilastri di un gruppo che arriva a quasi 50 persone che nel tempo hanno contribuito al progetto.

In questi 5 anni – dice Luigina Foggetti – è cambiata la grafica del magazine, sono cresciute nuove rubriche, si è potenziata l’interazione con le lettrici e i lettori grazie ai social network ma non è cambiato il taglio editoriale e l’obiettivo: avvicinare chi legge all’uso delle tecnologie”. Quelle tecnologie che semplificano la vita di tante donne oggi, che troppo spesso vengono viste con diffidenza piuttosto che come opportunità di crescita.

“Parliamo di svariati argomenti tecnici – afferma Emma Tracanella – ma lo facciamo sempre con un linguaggio semplice, spesso facendo ricorso all’ironia oltre che ad esempi pratici, proprio per essere inclusive e consentire anche a chi non ha confidenza con la tecnologia la comprensione di ciò che periodicamente scriviamo”.

Il mezzo lustro trascorso che ha visto l’evoluzione di questo magazine, diventato per molte un punto di riferimento, merita sicuramente di essere festeggiato. E per farlo Girl Geek Life ha lanciato un’indagine on line che mira a comprendere il cambiamento di “abitudini tecnologiche” di questi cinque anni. “Ci piacerebbe ricostruire – dice Sonia Montegiove – attraverso questo breve questionario i cambiamenti che sono avvenuti nel settore della telefonia, dell’uso di Internet e dei social network oltre che degli strumenti informatici come computer, tablet e ereader”. Come è cambiato il nostro rapporto con la tecnologia? Che telefono avevamo 5 anni fa? Perché 5 anni sembrano pochi, ma basta guardare un vecchio telefono per capire la distanza che c’è tra oggi e “ieri”.

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