Frequenze: Ue studia soluzioni per migliorare l’uso dello spettro per Internet e Tv

Studiare un uso più efficace dello spettro delle radiofrequenze per tv e internet, in modo da adattarlo alle nuove esigenze di consumo audiovisivo che vedono una quantità sempre maggiore di contenuti transitare tramite la banda larga e i canali via internet. È l’obiettivo del gruppo di lavoro lanciato dalla Commissione Ue sotto la guida dell’ex commissario ed ex direttore del Wto Pascal Lamy, e di cui fanno parte alcuni dei principali attori dei settori tv e tlc d’Europa, tra cui Mediaset ma anche Bbc, Mtv, Vodafone, Deutsche Telekom, Telefonica, Orange e l’Uer, l’Unione europea di radiodiffusione.

I tempi stringono, quindi la commissaria Ue all’Agenda Digitale ha chiesto che il rapporto con le nuove proposte arrivi entro luglio. Queste dovranno stabilire in che modo nei prossimi decenni tv e la banda larga dovranno suddividere o condividere l’utilizzo della banda ad altissima frequenza (UHF), tra i 470 e i 790 megahertz. Una nuova regolamentazione che non si annuncia facile per poter mettere d’accordo tutti. “So che queste discussioni saranno abbastanza difficili, nessuno potrà vincere su tutti i fronti ma – ha affermato Lamy – grazie alla volontà di ciascuno di posizionarsi a un livello strategico, potremo fornire una visione d’insieme all’Europa“. Le nuove proposte saranno però adottate, ha spiegato la commissaria Ue all’Agenda Digitale Neelie Kroes, dalla prossima Commissione e Parlamento Ue, insieme al Consiglio.

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