Bankitalia: enti locali a rilento su informatizzazione dei servizi e connettività

Il grado di informatizzazione degli enti locali italiani sta lentamente migliorando ma rimane ancora insoddisfacente rispetto agli obiettivi dell’Agenda digitale europea e al livello raggiunto da molti altri paesi. È quanto emerge da uno studio di Bankitalia  sull’Informatizzazione delle amministrazioni locali. Ad incidere maggiormente i costi e le difficoltà organizzative.

In particolare, rileva lo studio di Bankitalia, anche se la strade verso un miglioramento è segnata, sono ancora molti i passi da fare dal punto di vista dell’offerta finale all’utenza. Le procedure di back-office rimangono scarsamente integrate fra di loro e, in particolar modo, con le infrastrutture di front-office (in primo luogo i siti internet) e con le procedure di pagamento. Nell’offerta di servizi sui siti web prevalgono ancora i contenuti meramente informativi. La comunicazione telematica tra istituzioni, alla base del principio secondo cui non deve essere necessario fornire a una pubblica amministrazione informazioni o documenti che la stessa può ottenere da un’altra pubblica amministrazione, è poco diffusa (testimoniata dal non elevato ricorso al Sistema Pubblico di Connettività) e, nella migliore delle ipotesi, confinato a pochi casi rilevati nelle Regioni più efficienti.

Miglioramenti s’intravedono nella progressiva adozione di strumenti quali le caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC), anche se la percentuale di corrispondenza scambiata tramite tale strumento appare ancora limitata rispetto alle potenzialità. L’analisi dei canali e degli strumenti di pagamento utilizzati dagli enti rispecchia quanto appena descritto: accanto al progressivo affermarsi di nuovi canali (reti di distribuzione, POS reali e virtuali) e strumenti (carte di pagamento e bonifici) si conferma un utilizzo ancora ampio di strumenti tradizionali (bollettini di c/c postale, contanti). Appaiono più confortanti i risultati relativi alla dematerializzazione del rapporto ente tesoriere, telematico per quasi i tre quarti degli enti.

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