Noi italiani: popolo di cialtroni digitali (e non solo)

Siamo il popolo che vuole la scuola digitalizzata per i suoi figli, ma poi urla e strepita per il wifi a scuola, perché le onde possono essere pericolose per i bambini, e quindi via il wifi, ma i cellulari no, quelli devono essere bene aperti negli zaini e nelle tasche dei pargoli, perché se mamma chiama in mezzo ad una lezione per sapere che vuole per pranzo il pupo, il pupo deve poter rispondere.

Siamo il popolo che è convinto di poter campare solo di turismo e design, e allora, con logica coerenza, toglie la storia dell’arte dalle scuole, perché così i giovani potranno offrirsi di fare le guide ai turisti per i musei e nel territorio, potranno rispondere con un serafico boh alle loro domande , o proporre progetti di loghi e di oggetti che non hanno alle spalle nessuna conoscenza della grande tradizione artistica ed artigianale del nostro paese.

Lavagna-Interattiva-Multimediale.-Immagine-di-repertorioSiamo il popolo che vuole andare su internet perché è moderno e noi siamo all’avanguardia, e poi usa la rete per stare su Facebook a postare e condividere bufale del lercio.it scambiandole per notizie vere, o crede ai siti che parlano di scie chimiche.

Siamo il popolo che dice di volere una LIM in ogni classe, perché così la nostra scuola sarà moderna e gli studenti preparati, ma poi non trova fondi per far fare ai docenti seri corsi di formazione per insegnare loro a sfruttare al meglio questa LIM. Del resto siamo il popolo che chiede agli insegnanti di fare, nei prossimi anni, lezioni a scuola in inglese, ma si dimentica che dovrebbe dare qualche fondo per pagare loro corsi di lingue.

Siamo un popolo che è convinto che per salvare i giornali basti costringere Google a farsi la partita IVA in Italia e per salvare i libri basti rendere i libri di carta scaricabili dalla tasse e gli ebook no.

Siamo un popolo così, insomma, che crede di essere creativo ed è solo pressapochista, e che sostanzialmente se ne frega perché è convinto che non serva fare davvero qualcosa, ma basti dare l’impressione che si è fatta. Siamo un popolo così, su internet e nella vita di tutti i giorni.

Ma nessuno dice che siamo un popolo sveglio, a questo punto, eh.

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