Internet of Everything, Mariani: “Philips punta all’innovazione per migliorare la vita delle persone”

Philips - Maria Letizia Mariani (Ref 165)
Maria Letizia Mariani è President Lighting Europe di Philips.

Offrire innovazione per migliorare la vita delle persone: è questa la mission di Philips nel contesto dell’Internet of Everyhing, la “rivoluzione industriale” che mira a connettere dati, processi, persone e device, in un circolo virtuoso che influenzerà positivamente la vita delle comunità del futuro.  Lo conferma Maria Letizia Mariani, President Lighting Europe di Philips, intervistata sul tema da TechEconomy: “in Philips decliniamo l’IoE usando il dialogo tra gli oggetti per migliorare la vita delle persone”.  Ed  è un impegno che l’azienda realizza a 360° in modalità cross sector tra i suoi tre ambiti di intervento: Lighting, Healthcare e Consumer Lyfestile. La vera rivoluzione che realizza l’IoE, infatti, si ottiene quando si creano connessioni utili tra contesti diversi, in un’ottica pienamente convergente.

Pensiamo a come stiamo facendo interagire in Philips il mondo healthcare con il mondo della luce” – spiega Mariani – “nel contesto ospedaliero: oltre al risparmio economico grazie ad un uso efficiente della luce, possiamo garantire la migliore ripresa dei pazienti semplicemente utilizzando la giusta illuminazione nei diversi ambienti. Si è riscontrato che negli ospedali, a parità di patologia, i pazienti in stanze esposte a sud guariscono prima rispetto a quelli esposti a nord. Pensiamo, quindi, a come potrebbe essere rilevante usare la luce artificiale per riprodurre una luce naturale in ogni zona degli ospedali”. Sempre nel mondo dell’healthcare un’altra connessione da evidenziare è quella “tra il benessere del paziente e i sistemi di controllo della luce”. Infatti, l’illuminazione, grazie alla personalizzazione e alla flessibilità, potrebbe essere utilizzata per migliorare lo stato e la degenza del paziente; soprattutto in situazioni particolarmente delicate, come gli ambienti delle sale riabilitative o delle sale parto.

Oltre all’interessante ambito di applicazione Healthcare, anche il lighting dedicato agli spazi domestici e professionali risulta sorprendente per l’IoE. Le soluzioni pensate per la casa, spiega Mariani, hanno potenzialità pressocchè infinite visto che, già oggi, grazie alla novità del mondo Hue, è possibile gestire i sistemi di illuminazione domestica led attraverso smartphone e tablet, personalizzando la luce in ogni angolo della propria abitazione. “E’ possibile impostare a piacere le lampadine in modo che cambino colore se sta per piovere, che lampeggino se arriva una e-mail urgente o che assumano la stessa luce del sole quando tramonta. Inoltre, grazie alla  funzione di geolocalizzazione che è in grado di rilevare quando ci si avvicina o allontana da casa, è anche possibile accendere, spegnere o cambiare colore della luce automaticamente attraverso il proprio smartphone o tablet.”

In ambito professionale, poi, i sistemi d’illuminazione intelligente contribuiscono al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente in termini di C02. Recentemente, per Deloitte, Philips ha illuminato gli uffici con sistemi luminosi connessi e dotati di IP. Tali sistemi, controllati con smartphone e tablet, permettono agli impiegati di personalizzare il posto di lavoro con la luce ritenuta più adeguata in quel momento. “Di mattina, ad esempio, si potrebbe preferire una luce più brillante ed energizzante mentre alla sera un’illuminazione più rilassante”. I dati raccolti da tali sistemi di illuminazione permettono anche la gestione efficiente dell’edificio. L’interconnessione permette a chi gestisce l’edificio di conoscere quali aree sono le più usate, quali le illuminate in quel momento, decidendo, ad esempio, quali zone far riscaldare o meno.” Il che mostra come la luce, nella sua interazione, possa rivelare dati utili per l’azienda, sulle persone e la struttura.

L’impiego di sistemi di illuminazione intelligenti in Italia, spiega Mariani, “può portare incredibili vantaggi in un paese dove il costo dell’energia elettrica è molto alto. Il passaggio al led genererebbe, infatti, miglioramenti per quanto riguarda la riduzione degli impatti energetici ed ambientali e le emissioni di C02”. Senza contare il vasto patrimonio artistico che potrebbe essere sapientemente valorizzato. Il Belpaese, dunque, ha potenzialità enormi sul tema dell’IoE “perché siamo sempre stati early adopter su molte cose, ad esempio sull’adozione dei telefoni cellulari prima e sugli smartphone poi”. Ma manca ancora, a detta di Mariani “la capacità di avere un approccio sistematico e programmatico su temi di questo tipo che necessitano di lavoro non isolato ma inserito nell’ambito di contesti complessi, magari anche attivando filiere”. Su questo aspetto possiamo, anzi dobbiamo, attenderci ampi miglioramenti sui cui, nota Mariani, si sta comunque lavorando.

La collaborazione attivata con Cisco Italia, anche in occasione dell’Internet of Everything Italian Forum svoltosi a Milano lo scorso 31 gennaio, ribadisce la comunanza di “visione” e  “obiettivi” di Philips con l’idea dell’IoE descritta dalla stessa Cisco: porre l’uomo al centro della rivoluzione del futuro per migliorarne l’esperienza come persona, come cittadino e come lavoratore.

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