Blocco Twitter in Turchia: preoccupazioni da Usa ed Europa

Il dipartimento stato Usa ha espresso “preoccupazione” dopo la decisione del governo turco di bloccare Twitter, riferisce la stampa di Ankara. “Siamo molto preoccupati da ogni ipotesi di chiusura delle reti sociali“, ha indicato in una nota consegnata ai corrispondenti turchi la portavoce Jen Psaki. “Le democrazie – ha aggiunto – sono rafforzate dalla diversità delle voci che si esprimono in pubblico“.

Anche il commissario europeo Neelie Kroes ha già condannato nella notte la decisione del governo turco che ha definito “senza fondamento, inutile e vile“: “il popolo turco e la comunità internazionale vedranno questo, ha aggiunto, come una censura. Cosa che è davvero“. Il governo tedesco, invece, “non la definisce censura” ma ribadisce l’importanza della libertà di espressione, stando a quanto dichiarato dalla portavoce del governo tedesco Christiane Wirtz.

Le critiche della comunità internazionale arrivano dopo la decisione unilaterale del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, invischiato negli scandali di corruzione da telefonate compromettenti intercettate uscite nelle ultime settimane su Twitter, di bloccare il social network in tutto il paese. “Sradicheremo Twitter. Non mi interessa quello che potrà dire la comunità internazionale” aveva gridato ieri ad un comizio a Bursa. Vedranno così la forza della Turchia“, aveva dichiarato. Così la scorsa notte l’autorità delle telecomunicazioni turca Btk, cui una legge sul controllo di internet del mese scorso – definita legge bavaglio dall’opposizione – ha dato poteri straordinari, ha bloccato l’accesso a Twitter. Un fatto senza precedenti nel paese.

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