“Sono rumors di mercato e come tali non li commentiamo“, afferma l’a.d di Telecom Marco Patuano sulle indiscrezioni che riguardano l’interesse di Telecom ad entrare in Metroweb, la società che possiede e gestisce nell’area metropolitana di Milano la più grande rete in fibra ottica a livello europeo, con oltre 3.200 km di infrastrutture civili e 7.200 km di cavi, oggi controllata al 53,8% da F2i guidato da Gamberale e al 46,2% dal Fondo Strategico Italiano.
A meno di un mese dalla fine del suo mandato è peraltro improbabile che il Cda realizzi un’operazione straordinaria di questo tipo e per ora nessun contatto risulta esserci stato tra le società. Si tratterebbe, secondo le osservazioni raccolte in ambienti finanziari, solo di uno studio interno. Fino ad ora il trait d’union tra i due gruppi era stata l’ipotesi di una creazione di una società della rete, rimasta sottotraccia anche quando è stato stoppato il progetto di scorporo della rete. Il tema è tornato a far discutere, per il vero più i politici che non i manager, che hanno invece ribadito che il progetto non è attuale. Il presidente di Cdp (e di Metroweb) Franco Bassanini, a inizio marzo, ha però ricordato “la piena disponibilità a concorrere a soluzioni in cui sia evidente che le risorse che venissero eventualmente dal nostro gruppo siano interamente destinate ad accelerare gli investimenti sull’infrastruttura di rete“. “Nel caso si raggiungesse un accordo dovrà comprendere anche Metroweb, perchè non avrebbe naturalmente senso che noi avessimo partecipazioni in due società dell’infrastrutture in concorrenza tra loro”. Ad alimentare le nuove voci potrebbe essere stata la ricapitalizzazione varata da Metroweb, 356.402 euro con sovrapprezzo complessivo di 2,6 milioni mediante emissione di 517.777 nuove azioni, secondo indiscrezioni.
Ma al momento il vero fronte caldo su cui è concentrata Telecom è quello del rinnovo del Cda con la nomina del nuovo presidente previsti per il prossimo 16 aprile. Ed è Patuano ad aprire a Vito Gamberale, candidato da Marco Fossati di Findim. “Quella di Gamberale è la scelta di un uomo di cui non si può certo dire che di tlc non ne capisca“, risponde a chi gli chiede se la candidatura sia da leggere come gesto distensivo da parte di Findim. Quanto alla lista dell’azionista di maggioranza Telco, con capolista Giuseppe Recchi e nella quale è confermato lo stesso Patuano, l’a.d ha commentato: “Abbiamo una bella lista, sono molto contento“. “Si è attenuta – ha aggiunto – alle raccomandazioni del Cda uscente: è un buon esempio di corporate governance per il nostro Paese“.
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