Si informa, lui. Perché mica lo fai fesso. Lui non si lascia manipolare dalla informazione corrotta al soldo delle grandi multinazionali. Lui non crede a Big Farma, e alle notizie della Tv, e neanche a quelle dei giornali. Perché quelle, si sa, sono tutte taroccate. Sono specchietti per le allodole adatte ai boccaloni che prendono per vero quello che il Potere e i Gruppi Oscuri che si Spartiscono il Mondo vogliono che si sappia. Il Bufalista su Internet è fatto così. E’ convinto di essere furbissimo, un drago della rete, uno a cui non la si fa perché non crede a tutto ciò che è ufficiale. Per questo si fida solo di link di blog sconosciuti, che postano notizie e rivelazioni sempre ed immancabilmente clamorose. peccato che siano, nel 90% dei casi, assolutamente false.
Il Bufalista in genere non è un produttore di notizie, ma un amplificatore compulsivo: passa le sue giornate a ritwittare, condividere, ribloggare notizie assurde e ricostruzioni complottistiche. Più sono assurde e più sono senza fondamento più si incaponirà a difenderle. Posta cose piene di maiuscoli e di punti esclamativi, o di SVEGLIAA!!!, sinceramente convinto che se scrive così la gente lo riterrà più credibile.
Quando poi non trova una bufala abbastanza idiota da condividere, a quel punto può anche diventare creativo, anche se in modo inconsapevole: in genere condivide come se fossero vere notizie satiriche. Il Bufalista è un campione di fraintendimento creativo: è ancora convinto, per esempio, che il Lercio.it sia un sito di informazione e Mistero una trasmissione culturale.
Il Bufalista della rete non si combatte, perché con lui vale il vecchio principio che è inutile cercare di discutere con uno stupido: ti porta al suo livello e poi ti batte con l’esperienza. Anche perché il genere il Bufalista vuole credere in ciò che posta ed ha scoperto, quindi anche quando gli si fa notare che si tratta di una battuta o di un pezzo satirico risponde con un “Embe’?”. Del resto il funzionamento del principio di non contraddizione non gli è mai stato chiaro, o non potrebbe credere in quasi tutto quello di cui invece è convinto.
Il Bufalista non è un prodotto di internet. E’ sempre esistito, fin dalla Preistoria. Se nelle epoche pretendenti era meno molesto era solo perché sulle pareti delle caverne non avevano ancora inserito il tasto “condividi”.
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