Da dove nasce l’idea di una rubrica dedicata ai temi del cosiddetto mondo “Open Source”? Nasce dalla considerazione che tale ampio mondo poi così open non è, se consideriamo che, a fronte del crescente interesse degli addetti ai lavori verso argomenti quali Open Government, Open Data e Open Source, tali temi restano pressocchè sconosciuti ai più. E, quel che è peggio, spesso lo sono anche per imprese e/o istituzioni. Eppure, a ben pensarci, li tocchiamo con mano ogni giorno, quando utilizziamo uno smartphone con sistema operativo Android, open, oppure quando interagiamo con l’Amministrazione Trasparente della nostra Regione, basato su sistemi aperti, oppure quando accediamo ai dati pubblici liberamente accessibili grazie alle logiche open.
La rubrica Openness nasce da qui, con l’obiettivo di illustrare il mondo Open Source, disponibile per privati ed aziende, e ponendo una maggiore attenzione ai software di uso quotidiano.
Tutti siamo abituati a riferirci a un documento scritto con un software di scrittura come a “un foglio Word”, o “un foglio Excel” se parliamo di software di calcolo oppure “ad una presentazione Powerpoint”. Come è noto si tratta di prodotti che compongono il pacchetto Office di Microsoft, quindi proprietario, ma nel mondo informatico non esiste solamente tale prodotto. Finalmente, e fortunatamente, viviamo in un mercato che ci offre diverse soluzioni e siamo liberi di scegliere il sistema operativo adatto alle nostre esigenze oppure il software che preferiamo.
Ad esempio, nel mondo dell’Office Automation, ovvero quei software utilizzati per la produttività personale, è doveroso sottolineare la presenza della soluzione LibreOffice, fork di OpenOffice (disponibile dal 2000), dove per fork si intende un nuovo progetto software che parte dal codice sorgente di un altro già esistente. La suite LibreOffice offre sei applicazioni ricche di funzionalità per tutte le necessità di produzione di documenti ed elaborazione dati: Writer, Calc, Impress, Draw, Math e Base. Inoltre dispone di un creatore di PDF interno, che risulta essere molto utile quando vogliamo condividere file PDF. Writer è l’elaboratore testi di LibreOffice. Calc si occupa di fogli elettronici. Impress è il modo più semplice e veloce per creare presentazioni multimediali. Draw consente di creare diagrammi e disegni da zero. Math è un semplice editor di equazioni matematiche mentre Base è il front-end per database.
LibreOffice è un applicativo multipiattaforma (Microsoft Windows, Mac OS X e Linux), disponibile in oltre 100 lingue ed è, soprattutto, a sorgente aperto. In questo modo non dobbiamo obbligatoriamente legarci all’acquisto di una licenza (proprietary software lock-in), ma possiamo scaricare, installare e provare il programma senza commettere nessun atto di pirateria informatica.
A questo punto è doveroso fare un piccolo accenno sulla differenza tra Software Open Source e Software Freeware, molto spessi confusi. La differenza sostanziale risiede nel codice sorgente: un programma Freeware può essere comunque utilizzato gratuitamente dagli utenti, ma non è possibile modificare e migliorare il codice sorgente poichè non è disponibile. Cosa che invece è caratteristica, ed è la cifra distintiva, del Software Open Source.
Ciò ci aiuta a riconoscere il frequente errore di associare il termine “Open Source” al termine “Gratis”, quando la realtà è ben diversa: i software open source godono di ampie comunità di supporto a livello internazionale, composte da programmatori e normali utenti, in cui ognuno può contribuire e partecipare al miglioramento del programma, accrescendone anche la qualità. Qualsiasi utente può effettuare delle modifiche, delle personalizzazioni, e ridistribuirlo liberamente in rete. Grazie al prezioso lavoro svolto dalle community, possiamo avere un programma stabile, sicuro e, soprattutto, costantemente aggiornato.
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