Datagate: il governo tedesco non rinnova il contratto con Verizon

Dopo lo scandalo sicurezza che ha rivelato le attività di spionaggio della National Security Agency (Nsa), a danno di Governi e cittadini, la Germania ha scelto di non rinnovare il suo contratto governativo con Verizon Communications, fornitore americano di banda larga e telecomunicazioni.

Le preoccupazioni generate dalle intercettazioni al cellulare della cancelliera Merkel e dei ministri scoperte nei mesi scorsi, che avevano messo a dura prova le relazioni diplomatiche tra Usa e Germania trovano seguito nelle scelte dei fornitori di servizi pubblici.

In una nota del Ministero degli Interni tedesco pubblicata sul sito istituzionale si legge che “Berlino ha bisogno di una infrastruttura con un maggior livello di sicurezza”.

Termina così il contratto con Verizon, attivo dal 2010. Secondo una dichiarazione riportata dall’Associated Press, il portavoce degli Interni, Tobias Plate, afferma che “ci sono indicazioni che Verizon sia legalmente tenuta a fornire certe informazioni all’Nsa ed è per questo motivo che la collaborazione con Verizon non continuerà”.

L’annullamento del contratto con il governo tedesco è quindi uno dei primi segnali che le aziende statunitensi stanno iniziando a perdere terreno a causa dello scandalo Datagate.

Abbiamo messo in chiaro che il governo americano non può accedere alle informazioni sui clienti al di fuori degli Stati Uniti” ha dichiarato Detlef Eppig, amministratore delegato di Verizon Germania, in difesa dell’operato dell’azienda.

Nonostante Verizon abbia dichiarato il suo rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali in vigore in Germania, le preoccupazioni di cittadini e governi europei sulle attività di controllo statunitensi non si sono certo sopite, anche in vista di un nuova legge in grado di proteggere la privacy.

Negli USA, infatti, il procuratore generale Eric H. Holder Jr., ha detto che la nuova normativa allo studio del Congresso è progettata per garantire gli europei gli stessi diritti alla privacy dei cittadini americani nel momento in cui i dati vengono inviati in America per motivi legali.

I responsabili politici europei hanno così accolto l’annuncio ed hanno invitato gli Stati membri dell’UE ad approvare nuove leggi che consentano agli Europei di rivolgersi ai tribunali americani, in caso di abusi dei propri dati informatici.

 

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