Airbnb: viaggi di lavoro e supporto alle emergenze nel futuro del servizio

Novità sul fronte dei servizi offerti da Airbnb. Il popolare servizio di affitti online è impegnato infatti in due progetti che potrebbero dare un’ulteriore spinta alla piattaforma, già conosciuta e apprezzata dagli utenti di tutto il mondo.

Nel primo caso si tratta dell’apertura di un servizio ad hoc per le aziende, nello specifico, di un portale pensato per le esigenze di viaggio dell’uomo di affari. Sul listino dedicato alle aziende saranno disponibili solo appartamenti o case intere, non singole stanze, dotate di Wifi e pronte per essere prenotate in qualsiasi momento. Secondo l’azienda, al portale si sono già registrate, a pochi giorni dal lancio, una trentina di società tra cui Facebook, Salesforce ed Evernote.
Per questo progetto Airbnb ha concluso una partnership con Concur, azienda di gestione delle spese e dei viaggi d’affari che mette a disposizione il suo TripLink, plugin che permette ai businessman di prenotare il viaggio e avere tutte le spese inserite automaticamente nella nota di rimborso secondo i criteri della singola azienda.

Nel secondo caso, invece, Airbnb è di nuovo in prima linea nella gestione delle emergenze e stavolta lo fa insieme a due grandi città degli Stati Uniti. Ha annunciato infatti una partnership con le città di San Francisco e Portland come parte di un’iniziativa che ha l’obiettivo di aiutare le comunità a prepararsi e affrontare le emergenze. L’azienda ha di fatto risposto all’appello della Casa Bianca e alla sua Innovation for Disaster Response and Recovery Initiative Demo Day.

Nel dettaglio Airbnb ha firmato due protocolli d’intesa, uno con il Dipartimento per la gestione delle Emergenze di San Francisco e uno con il Portland Bureau of Emergency Management per mettere a disposizione la propria piattaforma in casi di emergenza.

Per effetto degli accordi, in caso di emergenza, sarà possibile: identificare i padroni di casa che sono disposti ad aiutare eventuali sfollati; fornire ai proprietari degli immobili messi a disposizione materiali didattici di preparazione alle emergenze in modo che possano essere pronti per ogni eventualità; utilizzare la tecnologia di Airbnb per aggiornare i padroni di casa e gli ospiti sugli incidenti pericolosi avvenuti in città; aiutare la comunità attraverso corsi di formazione per la preparazione alle emergenze in modo che i padroni di casa presenti su Airbnb siano informati sulla situazione logistica e organizzativa dei loro quartieri.

Questa non è la prima iniziativa di Airbnb nell’ambito della risposta alle emergenze. L’azienda aveva già dato la propria disponibilità nel corso dell’uragano Sandy nel 2013, proponendo uno spazio all’interno del sito dedicato alla domanda e offerta di alloggi a basso costo o gratuiti, e solo pochi mesi fa aveva creato un progetto analogo durante le alluvioni in Europa dell’Est.

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