Privacy: studente austriaco lancia class action contro Facebook

Google non è la sola ad avere guai in Europa sul tema della privacy. In modo diverso anche Facebook deve fare da tempo i conti con cittadini, associazioni e organizzazioni che contestano un uso non rispettoso della privacy da parte del popolare social network. Stavolta  è un giovane studente in legge e attivista sul tema della privacy, l’austriaco Max Schrems, che dirige anche il sito Europa vs Facebook, ad aver dato il via a una vera e propria class action contro la creatura di Mark Zuckerberg, almeno alla sua sede Irlandese. Azione collettiva a cui Schrems invita ad aderire tutti gli utenti adulti non legati a profili commerciali di Facebook, situati ovunque al di fuori degli Stati Uniti e del Canada. Venerdì scorso infatti Schrems, che ha citato in giudizio Facebook e diverse altre importanti aziende tecnologiche statunitensi in passato, ha presentato un nuovo reclamo presso il tribunale commerciale di Vienna.

Europe VS FacebookOggi il gruppo ha dichiarato a TechCrunch che la l’ “azione civile” ha già raggiunto le 11.000 adesioni nel primo fine settimana dal lancio dell’iniziativa. La maggior parte dei partecipanti (circa il 50%) attualmente proviene da paesi di lingua tedesca, seguito da “elevato numero” dai Paesi Bassi, Finlandia e Regno Unito. “Numeri ragionevoli provengono da tutti i paesi europei e del Sud America”, ha aggiunto un portavoce di Europa vs Facebook. La class action contesta a Facebook i seguenti”atti illeciti” per come sono intesi dal gruppo: le policy sull’uso dei dati non sono valide ai sensi del diritto comunitario, manca il reale consenso su molti tipi di utilizzo dei dati. Secondo il gruppo Facebook ha anche sostenuto il programma di sorveglianza della NSA ‘PRISM’ e realizza un monitoraggio degli utenti Internet su siti esterni (ad esempio attraverso i pulsanti di like), insieme al monitoraggio e analisi degli utenti attraverso sistemi di “big data”.  Schrems contesta anche una introduzione irregolare di Search Graph e, infine, il passaggio non autorizzato dei dati degli utenti ad applicazioni esterne.

La richiesta di danni è tutto sommato bassa, circa 500 euro per utente. “Reclamiamo una piccola quantità perchè  il nostro obiettivo primario è quello di garantire la protezione dei dati. Tuttavia, se molte migliaia di persone parteciperanno raggiungeremo un importo che avrà un grave impatto su Facebook ‘”, ha spiegato Schrems in un comunicato. 

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3 COMMENTS

  1. I am curious if how this will handle against the NEX-7, but overall a good review and inmfaortive. I’ve had my eye on this for some time due to the Nikon adapter that will allow me to use my current lenses with it as well. It is crazy how much technology is changing!

  2. Por favor, incluir una imagen representativa de los artículos al principio de los mismos ya que el botón “Compartir en facebook” coge siempre la misma imagen del congreso cuántico del 3 de julio pasado., que no tiene nada que ver. Pulsando este botón publico la noticia y queda disponible instantaneamente para cientos de personas, pronto miles. Gracias !

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