BlackBerry, Chen: “periodo di ristrutturazione è alle spalle, puntiamo alla crescita”

Il periodo più difficile della storia di BlackBerry, ex RIM, pare essersi concluso: secondo quanto riportato da Reuter il colosso avrebbe portato a conclusione il lungo processo di ristrutturazione che l’ha visto protagonista negli ultimi tre anni e può adesso puntare nuovamente alla crescita. A dirlo è l’amministratore delegato John Chen di BlackBerry in una nota interna inviata al personale la scorsa settimana.  “Abbiamo completato il nostro processo di ristrutturazione e la riduzione del personale, che ha avuto inizio tre anni fa, è ormai alle spalle” spiega, aggiungendo che, salvo  flessioni inaspettate del mercato, si passerà anche a un graduale inserimento di nuove figure in azienda.

BlackBerry, infatti, ha ridotto la sua forza lavoro di circa il 60% negli ultimi tre anni, puntando a una profonda ristrutturazione per rispondere efficacemente alla concorrenza di Apple, con gli iPhone ma anche di Android su altri device, che negli anni hanno tolto al colosso canadese il primato nel mondo degli smartphone. Blackberry, il nome che la storica società RIM ha scelto di adottare nel gennaio del 2013 cogliendo l’occasione del lancio dei nuovi modelli Z10 e Q10, sarebbe alla fine riuscita, grazie anche al lavoro svolto dal Ceo John Chen arrivato otto mesi fa, ad uscire dal periodo più difficile.

E lo stesso Chen punta a tornare un attore forte del mondo degli smartphone dopo aver rimodellato la società puntando sui suoi punti di forza in settori come la sicurezza dei dati mobili e la gestione dei dispositivi mobili. Nella nota, Chen ha detto ai dipendenti che crede che BlackBerry sia ormai sulla buona strada recuperare terreno ed è fiducioso che la società raggiungerà l’obiettivo di cassa entro la fine del corrente anno fiscale.

Vivacità e predisposizione alla competizione che pare dimostrata anche dal recente acquisto di SECUsmart, una ditta tedesca a capitale privato specializzata in crittografia voce e dati. L’accordo dovrebbe contribuire a migliorare le “credenziali” di Blackberry con alcuni dei suoi clienti molto attenti alla sicurezza, come ad esempio le agenzie governative.

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