WSD – Noia

Giungono notizie di Festival e contro Festival delle mila e mila Innovazioni che vanno deserti. Giungono notizie di infiniti entusiasmi perché ora abbiamo tirato la riga alla partita delle nomine digitali.

I due ordini di notizie hanno tra loro un nesso: la noia.

Forma di noia n.1: la noia del Festival dell’Innovazione

La festa ha un modello di business generalmente costoso. Infatti, nella vita di un essere umano, le feste sono poche e ben ponderate. E non è che i Festival, che della festa sono la versione colta, ne abbiano uno differente.
Una festa che si dica tale, riesce se c’è l’alcol. Un festival che si dica tale, riesce se ci sono gli ospiti o i prodotti (musica, film).
Quindi, semplificando le cose, i Festival sono le feste senza l’alcol.
Ora: vi invito a considerare l’ipotesi che una festa senza alcol e dedicata all’innovazione non abbia proprio le folle ai cancelli, pronte a pagare il biglietto.
Quindi, è normale che arrivino gli sponsor. A sponsor arrivati, però, quelli che vanno al festival dicono “si stava meglio quando si era in pochi e senza soldi, i festival erano come le feste a casa dell’amico Franco – quel tipo di amico che invita tutti e tutti pensano che senza di lui non ci si riuscirebbe mai a vedere- e poi, poi, eravamo pure giovani e pensavamo di mangiarci, con il digitale”.
Invece con il digitale non si mangia perché siamo indietro di un millennio.  Si sta lì, si ciondola, ci si annoia. Non vale più la pena andarci. L’amico Franco vive a Boston. Dobbiamo trovare qualche cosa da fare per non annoiarci.
Potrebbe aiutarci la Forma di Noia N.2 ma non è così.

Hashtag suggerito: #misinotadipiùse

Video consigliato:

Forma di noia n.2: “Non c’è niente che mi interessi di meno dell’opinione degli altri” (cit.)

Plebiscito ed entusiasmo per le nomine che dovrebbero sbloccare il Paese.
Attenzione: vanno di pari passo con un movimento entropico del 37% della sua popolazione che, per ragioni anagrafiche, vive di temi legati alla digitalizzazione e all’innovazione.
Non si sa come né perché ma ci deve essere qualcuno che ha messo in giro la voce che, se dibatti su Facebook o su Twitter (financo su Instagram) di temi legati all’agenda digitale mostrandoti competente, forse qualcuno ti assumerà in un ministero a dettare le linee guida. Che i ministeri siano già intasati di linee guida, di funzionari competenti, di relazioni sullo stato dell’applicazione delle linee guida di cui sopra e di relazioni tra funzionari che parlano tra loro di come applicare le linee guida prima della seconda edizione delle relazioni sullo stato delle suddette, è cosa che sembra sfuggire al principio di realtà.
Vince chi trova la chiave per passare dalla definizione dello Scenario all’Applicazione.
Perdono i forbiti, i biliosi, i detentori della Verità. Perché sono noiosi, annoiano, e alla fine non li ascolta più nessuno.
Vince chi ha il potere legislativo. Quindi, se non siete seduti in Parlamento, dedicate i dibattiti social a cose come il vestito di Belén.

Hashtag suggerito: #scialla

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