UE: in arrivo le linee guida per il diritto all’oblio

I regolatori europei stanno lavorando ad una serie di linee guida per regolamentare il diritto all’oblio. Il gruppo di lavoro sta cercando di fare chiarezza sul tema a seguito della sentenza di maggio, emessa dalla Corte Europea, riguardo alla rimozione dei link indesiderati sui principali motori di ricerca, come Google.  I primi risultati saranno pubblicati entro la settimana in un incontro a Bruxells, anche se bisognerà aspettare ancora la pubblicazione ufficiale per avere delle indicazioni definitive.

Le indicazioni, infatti, dovrebbero essere pronte per il mese di novembre e aiuteranno i cittadini dell’Unione Europea a fare luce sulle implicazioni che questo tipo di ricorsi possono avere e le autorità a “pesare” il diritto ad essere informati con il diritto individuale alla privacy. In pratica, secondo quanto riporta Reuter, “le autorità di protezione dei dati stanno pensando a criteri precisi e al loro coordinamento su scala europea” ha detto Peter Hustinx, European Data Protection Supervisor.

Le complessità maggiori nella stesura del documento riguardano in particolare i criteri di valutazione dei link considerati lesivi della privacy: la difesa di questo diritto può collidere con l’interesse pubblico ed occorre studiare ogni caso con la massima attenzione. “Una cassetta degli attrezzi per aiutare i decisori, soprattutto nei casi più controversi, sarebbe estremamente utile”, afferma Isabelle Falque-Pierrotin che è a capo dell’Osservatorio francese per la privacy.

Google, nei mesi scorsi, ha dichiarato di aver ricevuto oltre 120.000 richieste da tutta Europa per la rimozione dei risultati di ricerca e di averne trattate circa l’80%. Ma la limitazione della rimozione di collegamenti Internet ai siti di origine europea, per esempio, è stata contestata da diverse autorità di altri paesi. Inoltre la compagnia di Mountain View rifiuta le accuse di mancata tutela dell’anonimato di chi presenta la richiesta di rimozione: secondo l’azienda la pratica non viola le normative europee sulla privacy perché non vengono condivisi dati personali dei cittadini. Intanto il Comitato Consultivo voluto da Google per approfondire il tema del diritto all’oblio, sta continuando il suo giro in Europa per affrontare il tema con gli esperti nazionali: a Roma il dibattito si è tenuto lo scorso 10 settembre e la prossima tappa sarà il 25 settembre a Parigi. 

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