Etna Hitech: dalla smart city alla smart community, l’importanza delle persone

Un momento di riflessione e di approfondimento sul tema caldo delle smart city ma soprattutto delle smart community: è l’evento organizzato da Etna Hitech, consorzio di imprese siciliane che ha come mission quella di “favorire lo sviluppo di sinergie sul territorio al fine di promuovere competitività e crescita economica e offrire soluzioni ICT innovative.”Oggi sentiamo molto parlare di smart city” ci spiega Emanuele Spampinato, Presidente EHT “ma meno di smart community, eppure il tema del territorio e delle persone che ospitano e insieme vivono nelle città intelligenti, è forse ancora più importante”.
Le smart city, infatti, si sono sempre più andate configurando come luoghi in cui le tecnologie e gli strumenti dell’innovazione connessi a internet, contribuiscono a realizzare un luogo urbano intelligente e parlante: sensoristica diffusa e sistemi di controllo su strade ma anche sistemi di monitoraggio dell’illuminazione, biga data, abiliteranno una più puntuale e metodica analisi e razionalizzazione delle risorse esistenti. Uno scenario che ha entusiasmato a lungo esperti ed osservatori, e che ha attivato anche un panorama mondiale ed europeo di finanziamenti specifici che, a tutt’oggi, non hanno ancora attivato reali processi smart nelle città italiane.

Ma stiamo parlando quasi esclusivamente di tecnologie, con le infrastrutture ad essere centrali: e le persone? Le città in realtà esistono per permettere ai cittadini di vivere, lavorare, crescere, comunicare. Se pensiamo che le città di oggi possano essere migliori solo in virtù di wifi o oggetti intelligenti, trascuriamo l’elemento fondamentale: che essa va costruita attorno alle persone. Non il contrario“.  In questo senso è sempre più opportuno parlare di smart community, inteso come spazio intelligente in cui le attitudini e i bisogni delle persone siano centrali così come centrale sia l’ascolto di quello che hanno da dire e di quello che fanno.” Solo così si recupererà il vero senso del vivere sul territorio. “Senza dimenticare come questo diverso approccio ponga le vere basi per creare un ecosistema in cui il cittadino e i servizi per il cittadino, siano realmente centrali.”In questo senso realtà consortili come Etna Hitech, che parlano e agiscono sul territorio, diventano snodi, articolatori di sistema. La Pa da sola non può farcela, servono le aziende. “Le smart city, e ancora di più le smart community, richiedono processo sinergico della costruzione della comunità, in cui c’è un sistema che lavora in modo coordinato all’obiettivo comune. Etna Hitech vuole essere questo per il territorio catanese e siciliano. Ecco il perchè di questo incontro.”

L’evento, che si terrà nella giornata di domani a partire dalle 15.30, sarà aperto del Keynote speech del Chief Editor di Tech Economy Stefano Epifani, e vedrà la partecipazione oltre che del Presidente Spampinato, anche di Salvo Rosa di Sielte, Riccardo Galimberti di Confcommercio, Rosario Sapienza dell’ Impact Hub e Giovanni Di Stefano di EHT e l’architetto Giuseppe Mazzeo.

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