L’Internet of Things è al centro della nuova edizione del CES di Las Vegas, l’evento dedicato all’elettronica di consumo con sui si apre in scena dal 6 al 9 gennaio. Una centralità che non stupisce gli esperti: il 2014 è stato l’anno del progressivo consolidamento del concetto di mondo interconnesso del futuro e l’anno appena iniziato si configura come il momento del boom, in cui verranno studiate e presentate soluzioni sempre più innovative nel mondo delle domotica, dell’automotive, delle smart city e in tutti quei settori e comparti interessati dall’IoT.
Anche il keynote di apertura dell’evento, affidato al CEO Samsung Boo-Keun Yoon, ha ribadito tale centralità: il 2015 sarà l’anno del ritorno al futuro, dell’Internet of Things: “Non è più fantascienza: è scientificamente provato” spiega il CEO. “Gli oggetti ci supporteranno attivamente e ci proteggeranno” aggiunge. E che Samsung non voglia perdere la partita delle opportunità dell’IoT è il dato che forse emerge con maggiore forza nel discorso di Yoon: “entro il 2017, il 90% dei dispositivi Samsung saranno device legati all’Internet degli oggetti” e ancora “investiremo 100 milioni nella community degli sviluppatori per le applicazioni per l’Internet of Things.”
E il cambiamento epocale introdotto dall’IoT viene ribadito anche da Jeremy Rifkin, presidente della Foundation of Economic Trends, intervenuto all’evento: l’attenzione per l’internet degli oggetti porterà, dice, a un cambiamento di paradigma nella storia della tecnologia. “Nella società dell Internet of Things, ognuno di noi è un prosumer che consuma, produttuce e condivide attivamente con i loro dispositivi connessi.” “Siamo al vertice di una grande trasformazione economica. L’Internet delle cose migliorerà la vita di miliardi di persone e creerà un futuro democratico più sostenibile.” E il ruolo centrale nello scenario che verrà lo giocheranno le persone: “Abbiamo nelle nostre mani infinite possibilità. Ora tocca a noi metterle in atto.” conclude Yoon.
Nelle ore che hanno preceduto l’evento i colossi dell’elettronica hanno già svelato alla stampa parte delle novità che promettono di invadere il mercato. Automotive, wearable device e domotica, come prevedibile, giocano un ruolo preponderante nell’offerta delle big e nell’attenzione dei visitatori del CES.
Sul tema delle case intelligenti, Nest ha annunciato l’ampliamento del programma “Works with Nest” che nel corso del 2015 lancerà una serie di imporrtanti partnership con, tra le altre, LG, Philips e Whirpool, mentre Qualcomm ha parlato del suo impegno nell’internet delle cose con chip progettati per lavorare con le automobili connesse e anche con dispositivi sanitari e persino lampadine. Anche Panasonic è della partita con un sistema di monitoraggio domestico espandibile e controllabile via app.
Anche i wearable device dominano la scena: Sony, ad esempio, ha presentato il suo nuovo SmartWatch 3, nuovo look e nuove funzionalità ad un anno dal suo lancio ufficiale, e anche le novità in cantiere per Lifelog Web. Novità anche per le partnership: Sony annuncia collaborazioni con una serie di produttori di app, sia in campo lifestyle che in ambito salute e benessere. Tra i principali: IFTTT per connessioni intuitive tra Lifelog e le proprie app preferite, Habit Monster, in modo da imparare di più su sé stessi grazie a Lifelog, e Withings per monitorare il proprio peso e l’indice di massa corporea e massa grassa in Lifelog. Anche Garmin ha lanciato l’orologio GPS multi-sport Fenix 3 con le notifiche su smartphone, così come la SmartWatch VivoActive e Vivofit 2 per attività di tracker. E anche Lenovo è saltato sul carro dei wearable con il Vibe Band VB10 (completo di display e-ink).
Tema caldo anche quello dell‘automotive: il business dell’auto connessa sta assumendo una rilevanza assoluta nei programmi di quasi tutti i big del settore e secondo uno studio della Consumer Electronics Association potrà raggiungere già quest’anno un valore di 11 miliardi dollari, soltanto tenendo conto degli equipaggiamenti e dei dispositivi montati direttamente in fabbrica. E le le ben dieci Case costruttrici presenti al CES (Mercedes, Audi, Bmw Chrysler, Ford, GM, Hyundai, Mazda, Toyota e Volkswagen) sono la conferma che il mondo delle quattro ruote guarda con crescente interesse ai nuovi atteggiamenti dei consumatori. A Las Vegas non si fa che citare termini come connettività 4G LTE – che trasforma l’auto in un hotspot WiFi in movimento – o ancora come cruise control adattivo, parcheggio automatico, sistemi anticollisione e guida autonoma, anticipando uno scenario che diventerà sempre più comune nei prossimi 10 anni.
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