#IoETalks: datacenter e data availability con l’#IoE, intervista ad Albert Zammar

Quando pensiamo all’Internet of Everything la mente corre a una visione futura del mondo, della vita e del lavoro, fatta di innovazione diffusa, di tecnologie trasparenti e, in generale, di uno stile di vita che apre all’uomo prospettive sino ad ora impensabili.

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Albert Zammar è country manager di VEEAM Italia.

Questi possiamo considerarli gli impatti “visibili”. Meno evidenti, ma non per questo meno fondamentali, saranno quelli che la mole di dati prodotti dall’IoE andranno a determinare sui datacenter, i “luoghi” chiamati a gestire la rivoluzione. Ne abbiamo parlato con Albert Zammar, country manager di VEEAM Italia, azienda leader di soluzioni per l’alta disponibilità dei Data Center Moderni, in forte crescita sul mercato italiano. Veeam è sponsor dell’IoETalks di Cisco Italia che si terrà a Roncade il 17 giugno.

“Di certo l’IoE impone il ripensamento del modo in cui le architetture IT sono concepite e un ruolo centrale lo avrà la tecnologia” chiarisce Zammar. “Pensiamo alle soluzioni iperconvergenti, in cui uno strato di software supervisiona una piattaforma all’interno della quale rete, storage e capacità computazionale convivono con la virtualizzazione e consentono un’importante riduzione del volume occupato dal datacenter. Anche su cloud per assicurare scalabilità.”

Questo scenario andrà ad impattare almeno su tre aspetti strategici legati al mondo datacenter.

Il primo è la necessità che l’IT e il business lavorino sempre più in modo sinergico, soprattutto in ottica di data availability. Il perché è evidente: se l’IoE è, anche, device e sensori che rilevano dati, le aziende “troveranno sempre di più la loro ragion d’essere e la fonte del successo nella modalità in cui i dati verranno raccolti, gestiti ed analizzati. In questo senso la data availability acquisirà un’importanza sempre più vitale per aziende di qualsiasi tipo e dimensione che non potranno più tollerare alcuna indisponibilità dei dati e disservizi.”

Il secondo, strettamente connesso, è il potenziamento del modello always on che è già una realtà oggi per effetto della globalizzazione ma che sarà ancora di più un imperativo per le imprese: “è inimmaginabile che quando il concetto di IoE sarà diventato una realtà esistano nei data center periodi di vuoto nella elaborazione, archiviazione e gestione dei dati. I clienti vogliono già oggi accedere alle informazioni in tempo reale h 24 7/7 ed è fondamentale che il data center garantisca il recupero in tempi brevissimi, anche pochi minuti” spiega Zammar. Lo dicono anche i CIO delle medie imprese. Secondo una ricerca VEEAM – Vanson bourne del 2014 “l’82% dei CIO si rende conto che c’è gap tra il garantire un always on ticket, e il modello oggi esistente nelle aziende. I CIO sanno che la sfida sarà sempre più l’always on e l’alta disponibilità dei data center non solo per aumentare la competitività ma per ridurre i costi di gestione e rendere tutto più flessibile “anche se costi e architetture legacy difficili da ridefinire, sono ostacoli reali.”

Terzo fattore di cambiamento: la necessaria modernizzazione dell’It. L’IoE imporrà una accelerazione e farà aumentare la necessità di gestire in modo flessibile ed efficace la mole di dati che necessariamente invaderà i Data Center e i Cloud Provider. “Per Veeam questo è un argomento di grande interesse strategico in quanto la sua soluzione di availability nasce espressamente per rendere semplice ed efficace la messa in sicurezza dei dati di ambienti virtuali e cloud garantendo al tempo stesso funzionalità di “capacity planning.”

La semplicità è la vocazione di VEEAM: “da sempre la nostra azienda ha puntato a rendere semplici alcune funzionalità e operazioni” ritenute complesse. E lo è anche in tempi di commoditizzazione dell’IT: “personalmente” ci dice Zammar “ritengo che questa sia, di fatto, già una realtà oggi: le aziende cercano di portare sempre di più il modello consumer nelle aziende e sempre più si andrà in quella direzione. Il che vuol dire per noi che sempre più ci si doterà di infrastrutture semplici da gestire e flessibili.

Momenti di incontro come quello promosso da Cisco Italia con IoETalks sono opportunità uniche, spiega infine Zammar. A livello di prodotti e servizi le due aziende collaborano da tempo, tanto che la Veeam Availability Suite è in Cisco UCS e consente agli utenti di raggiungere gli obiettivi di Recovery Time and Point Objective. Comunanza di intenti che li trova a condividere anche l’esperienza di Roncade: “L’esplosione dei dati attesi dall’adozione della tecnologia IoE e i nuovi scenari di mercato che si apriranno ci vede entusiasti nell’affiancare il nostro partner Cisco in questo evento che ha lo scopo di condividere con le imprese italiane le opportunità che deriveranno da questo nuovo paradigma e i futuri scenari che si apriranno per le aziende che ne sapranno cogliere per tempo il grandissimo potenziale.”

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