Niente dislike: Facebook svela il tasto “Reaction”, set di icone con cui esprimere emozioni

Il mistero, se così vogliamo chiamarlo, è stato svelato. Il tanto discusso tasto dislike ribattezzato anche tasto “empatico”, sarà da domani in fase di test per il momento su due mercati: Spagna e Irlanda. L’annuncio è stato dato a TechCrunch da Adam Mosseri, direttore di prodotto di Facebook., che ha confermato alcune delle previsioni fatte all’indomani dell’annuncio del tasto emaptia su quale forma avrebbe assunto il famigerato tasto: si tratta di una serie di Emoji, le note faccine, che compariranno da domani accanto al pollice in su di FB per consentire agli utenti di rispondere rapidamente ai post degli amici esprimendo amore, risate, felicità, shock, tristezza e rabbia.

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La nuova serie di pulsanti apparirà in entrambe le versioni, sia dell’app mobile che desktop e su tutti i messaggi nella sezione Notizie.  Al momento non ci sono piani per introdurle il “set” su Messenger o su altri prodotti di proprietà di Facebook, ha chiarito Mosseri. L’interazione con le emoticon sarà semplice: sul cellulare, compariranno quando si tocca il pulsante mi piace sullo schermo; sul desktop si attiveranno non appena si passerà  il mouse sul medesimo pulsante. TechCrunch fa notare che il sistema su mobile dovrà certamente fronteggiare le resistenze che gli utenti da device mobile nel cliccare più volte per interagire con lo schermo ma va anche rilevato che l’abitudine ad usare sistemi simili è consolidata anche su altre piattaforme quindi il problema potrebbe essere, in realtà, un non problema.

Offrire diversi faccine significherà anche che Facebook inizierà ad avere sempre più il “polso” dei sentimenti delle persone come abbiamo spiegato in passato: un modo più veloce e immediato per raccogliere dati preziosi e significativi sugli utenti. Per i proprietari di pagine e per gli editori questa raccolta di dati potrebbe anche confluire sul cruscotto degli analytics di Facebook. Così, proprio come oggi i gestori dei social media sono grado di monitorare l’andamento di alcuni post, essi saranno in grado ora ottenere dati più granulari su come le persone stanno emotivamente rispondendo ai contenuti sul social network, il che dovrebbe aiutare Facebook, spiega TechCrunch, nella vendita di pubblicità. 

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