Gli utenti di Facebook starebbero perdendo l’abitudine ad aggiornare i loro profili: è quanto emerge da nuovi dati Globalwebindex pubblicati dal Wall Street Journal secondo cui le persone pubblicano meno spesso sul social network. Nel terzo trimestre dell’anno, dicono i dati, il 34% degli utenti ha aggiornato il proprio stato e il 37% ha condiviso foto, in calo però dal quel 50% e 59%, rispettivamente, registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Ciò non vuol dire che il social stia soffrendo, tutt’altro: circa il 65% di quel 1,49 miliardi di utenti mensili di Facebook ha visitato il sito ogni giorno a partire da giugno; e non vuol dire che a breve i risultati ecomici del colosso, che guadagna dalla visualizzazione degli annunci, siano a rischio: il WST parla di un previsto balzo in avanti del 36% delle entrate, per i risultati che sono di prossima comunicazione.
Il problema potrebbe però arrivare, spiega la testata, sul lungo periodo dal momento che Facebook vive comunque di contenuti prodotti dagli utenti: anche in questo senso andrebbero lette alcune delle novità introdotte dal colosso nel corso dei mesi che mirano ad alimentare conversazioni che languono. Ad esempio la feature che in alcuni paesi pone richieste agli utenti su taluni eventi in corso comparse sul feed delle persone, richieste scelte in base alla loro location e preferenze. E, ancora, in Usa il 25 maggio Facebook ha ricordato gli utenti la celebrazione del Memorial Day, visualizzando l’immagine di una bandiera americana e il 27 settembre è comprasa sui feed l’immagine di una luna crescente “Cosa hai in mente?” in vista della eclissi lunare.
Al momento, come detto, la salute del social network e dei suoi conti, non è in discussione a differenza di quanto sta accadendo a Twitter: l’inversione di tendenza è alle porte?
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