Non si ferma l’avanzata dagli istant articles di Facebook: in queste ore il colosso ha annunciato che amplierà ulteriormente i confini del servizio in Asia dopo che circa venti editori provenienti da undici paesi diversi, tra cui Cina, India e Indonesia, sono entrati a pieno titol nella partita nelle scorse settimane. Altri trenta media hanno infatti stretto un accordo con il social per iniziare a pubblicare “presto” Instant Articles.
Tali formati editoriali voluti da FB permettono agli editori di caricare news direttamente sul social network in modo da accorciare drasticamente, quasi annullare, i tempi di caricamento che sperimenta chi apre una notizia su Facebook, procedimento che avvia l’apertura di una pagina web spesso lenta e quindi poco amata dagli utenti. Il meccanismo messo in piedi da Facebook risolve questo problema poichè il caricamento delle news è immediato e aggiunge un ulteriore vantaggio per il colosso: far si che gli utenti non “escano” dal giardino Facebook per leggere le notizie ma restino dentro la piattaforma.
Instant Articles è stato inizialmente sperimentato con un numero ristretto di parter del calibro de The New York Times, National Geographic, BuzzFeed, NBC, The Atlantic, The Guardian, BBC News, Spiegel and Bild. E’ stato poi ampliato anche in Europa e l’Italia compare tra i paesi già attivi: hanno stretto accordi con Facebook La Stampa ma anche Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica, Fanpage.it e Today.it. E all’estero anche cinque editori indiani pubblicano con Instant Articles.
Perchè la partita asiatica nel complesso è così importante per il social network? Lo aveva spiegato bene il WSJ che a fine novembre aveva anticipato l’espansione di Facebook su quella piazza: l’India è il secondo mercato più vasto per Facebook dopo l’America, con più di 130 milioni di utenti mensili. FB è la “casa” di 38 milioni di utenti tailandesi e di 36 milioni di vietnamiti.
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