Marco Patuano verso le dimissioni. Ne avevamo già parlato due settimane fa: Marco Patuano non ha convinto il Presidente di Vivendi, Vincent Bollore, che ha recentemente investito 3,5 miliardi di euro nella da poco ribattezzata TIM, diventando così il principale azionista del gruppo. Benché Patuano avesse affermato che vi fosse “piena condivisione” del piano industriale da parte degli azionisti, pare proprio che tale condivisione non sia stata sufficiente a salvare la testa dell’attuale AD del gruppo.
Gli analisti, nelle scorse settimane, avevano espresso giudizi contrastanti sulla situazione, arrivando a dire che un licenziamento di Patuano avrebbe avuto ripercussioni sulla stabilità del titolo, ma sembra che questo non abbia fermato Vivendi dallo spingere Patuano alle dimissioni.
Dimissioni che dovrebbero trovare conferma ufficiale nelle prossime 48 ore, e che potrebbero dipendere dalle divergenze sul futuro dell’azienda, che per Vivendi dovrebbe muoversi nella direzione di una Media Company orientata al Sud Europa.
Diversi i nomi fatti per la successione, da Tom Mockridge a Flavio Cattaneo, da Luigi Gubitosi a Maximo Ibarra. Per il momento le deleghe di Patuano andranno all’attuale Presidente, Giuseppe Recchi.
Nell’incertezza generale, l’unica cosa certa è che il momento per questo probabile cambiamento di rotta non è dei migliori e riporta al centro alcuni nodi storici della vecchia Telecom Italia, come la separazione della rete. In un contesto sempre più globalizzato, scelte miopi fatte negli anni scorsi sulla base di valutazioni di contesto locali saranno pagate dal Paese negli anni a venire.
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