CeTIF: come dovranno evolvere i servizi di pagamento offerti dalle banche?

La recente evoluzione del Mercato (normativa europea, aumento della concorrenza e nuovi entranti, affermazione dei canali digitali) ha costretto il Sistema dei Pagamenti a dover fronteggiare numerose sfide. Se da un lato sono state identificate quali sono le leve del cambiamento che le banche italiane devono attivare, dall’altro, però, si registra ancora qualche ostacolo per la completa implementazione di tali modelli.

La recente ricerca CeTIF 2016, sviluppata in collaborazione con ICBPI, Almaviva e TAS Group, ha analizzato gli scenari evolutivi del Sistema dei Pagamenti. La ricerca è stata condotta nel periodo che va da ottobre 2015 a gennaio 2016, su un campione di 9 banche ed ha permesso di valutare come si stanno muovendo le istituzioni finanziarie e quali sono gli aspetti che necessitano di maggiore investimento per restare al passo con il mercato.

Dai risultati emerge che le banche italiane sono piuttosto arretrate per quanto concerne le offerte di modalità di pagamento innovative attraverso canali web e mobile. Allo stesso tempo, però, la modalità di pagamento rappresenta la componente sulla quale le banche vogliono investire in previsione della futura e prossima implementazione di sistemi instant payment. Il 72% delle banche e istituzioni di pagamento dichiara, infatti, che saranno proprio gli instant payment a portare maggiori opportunità e discontinuità nel mercato dei pagamenti a prescindere dalla modalità di pagamento utilizzata (P2P, P2B o B2B).

L’Instant Payment porterà un nuovo modo di concepire il denaro, un modo che sarà principalmente mediato dalla tecnologia. – ha affermato Carlo Gallana, Senior Payments Consultant AlmavivaIl mutamento sarà quindi un mutamento sistemico, che porterà sulla scena nuovi operatori, tecnologie sempre più spinte, autorità di controllo ad oggi impensate. Ma la maggiore difficoltà di questa sfida sarà la coesistenza con il sistema dei pagamenti esistente, che Almaviva si candida a sostenere con le sue capacità di System Integrator a vantaggio di tutto il mercato.

Il mercato si sta impegnando per trovare una più precisa definizione del concetto di Wallet e di Servizi a Valore Aggiunto, con l’obiettivo di concepire un’offerta sostenibile e profittevole. I dati dimostrano che le banche italiane che hanno investito molto nell’integrazione e definizione dei Servizi a Valore Aggiunto, continueranno ad investire nel prossimo futuro in linea con le tendenze di una clientela sempre più smart.

L’offerta di tali servizi risulta fondamentale per la fidelizzazione dei clienti e per non perdere quote di mercato sempre più aggredite da competitor di rilievo e big player internazionali come: Google, Facebook, Apple e Samsung. Per rispondere alla concorrenza, i maggiori investimenti che le banche effettueranno nei prossimi anni saranno sostenuti sulla Customer Payment Insight, promuovendo analisi dei dati svolte con approccio Big Data ed arricchite da fonti dati esterne alla banca.

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