Wi-fi irrinunciabile, una connessione veloce e stabile è asset fondamentale di ogni struttura turistica. Questo il dato più evidente emerso dal report di Almawave ed EY, frutto del lavoro parallelo di due metodologie e dell’integrazione dei risultati derivanti da un’analisi social web sui fruitori dei servizi turistici che ha monitorato oltre 21 milioni di commenti multilingue, dall’altra un’indagine CATI con interviste e questionari a cui hanno risposto 500 operatori dell’offerta turistica.
L’analisi social ha permesso il monitoraggio di oltre 21 milioni di commenti multilingue leggendo in tempo reale le esigenze e i sentiment dei turisti nelle varie fasi del viaggio. Sono stati identificati oltre 2.000 concetti e un set di parole chiave suddivise in oltre 20 ambiti di analisi (località, strutture ricettive, eventi, sport, enogastronomia, trasporti e intermodalità). Dallo studio quantitativo e qualitativo dei Big Data raccolti sono state estratte le opinioni e le percezioni dei viaggiatori sull’esperienza di viaggio, espresse spontaneamente.
Oltre il 90% delle conversazioni riguarda la destinazione e il racconto dell’esperienza vissuta. L’interazione social nel 72,9% dei casi avviene nel corso del viaggio e ciò spiega perché la connettività sia un elemento così importante e la richiesta di wi fi così diffusa e imprescindibile. Il 24% del campione si connette per raccogliere informazioni e prenotare mentre, dopo il viaggio, il 2,2% si connette per lasciare giudizi sulle strutture. L’enogastronomia raccoglie il 22,3% delle conversazioni sul turismo in Italia, ma molto si parla anche di mobilità.
Tra le regioni più citate sui social troviamo al primo posto il Lazio (20,1%), al secondo la Lombardia (18,8%), al terzo la Toscana (11,3%) e poi il Veneto (9,4%) e la Sicilia (8,7%).
Le località più nominate sui social in agosto e settembre sono Capri (9,4%), Amalfi (7%), le Cinque Terre (5,2%), Riccione (4,3%) e Rimini (4,2).
Secondo quanto emerge dalla rilevazione CATI, l’80% degli intervistati ritiene decisiva la recensione da parte dei clienti. Per quanto riguarda gli operatori, a disporre di un account Twitter o Instagram sono solo il 5% e il 7%, che sale a un 51% su Facebook; solo il 10% prevede di investire in pubblicità on line.
Il 55% degli operatori dichiara di disporre di una connessione wi fi ma per per la promozione e l’interazione con i propri clienti preferisce modalità tradizionali. La percentuale di utilizzo di canali social si attesta ad un 34%. Anche la propensione agli investimenti in soluzioni digitali risulta molto bassa: solo il 7% pensa di realizzare un servizio di prenotazioni direttamente sul sito internet, il 9% intende dotarsi di un profilo social, mentre il 10% desidera mettere in campo servizi digitali per misurare la soddisfazione del cliente.
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