Hai mai pensato a cosa sarebbe il web senza contenuto? Il contenuto è il cuore dello scambio di valore tra te e il tuo utente, è l’argomento di vendita delle tue strategie, è quello che si presta a essere condiviso, interpretato, confutato, immaginato, modificato, sinesteticamente “sentito”.
Voglio ragionare con te partendo dall’infografica, di qualche anno fa, di Ogilvy: «Content is the new currency» ovvero il content è la nuova moneta di scambio.
Nell’infografica si argomenta il titolo con 5 motivazioni che possiamo schematizzare così:
- Il contenuto viene condiviso e scambiato per creare valore
- Il contenuto serve per acquisire fiducia
- Il contenuto costruisce legami
- Il contenuto è un patrimonio
- Il contenuto catalizza e unisce persone con gli stessi interessi
Se ci pensi è proprio quello che accade, giorno dopo giorno. Creiamo e divulghiamo contenuti che ci aspettiamo vengano condivisi il più possibile per soddisfare, spesso inconsciamente, la ricerca spasmodica di approvazione.
Ma allora se il contenuto è il modo di scambiare valore con gli altri perché mercificarlo? Serve davvero questa produzione di massa? Non sarebbe meglio conservare un po’ di inchiostro e incominciare a far lavorare di più i sensi per costruire delle conversazioni che sappiano creare legami solidi? More is less, e non il contrario.
Gli emoji sono diventati la narrazione istantanea delle emozioni: rapidamente sostituiscono le parole che non sappiamo pronunciare, avvallano il multitasking e si sposano bene con la tendenza a dipingere contenuti senza prospettiva a profondità.
Per riuscire a costruire legami attraverso il contenuto ci vogliono empatia e compassione – che non sono la stessa cosa, bada bene – ci vuole un atteggiamento che punti a mostrare interesse e non quanto si è interessanti, ci vogliono la capacità di sottrare quantità e di moltiplicare – con progressione geometrica – la qualità di quello che si diffonde.
Ci vogliono tempo e mestiere.
Chi si occupa di gestire il patrimonio (il contenuto) deve saperlo amministrare e governare con sapienza, bilanciando quello che si vuole raccontare con quello che gli altri vogliono sentire.
Non perdere di vista che se un utente sceglie di condividere o divulgare, dentro e fuori dal web, il tuo contenuto si sta indirettamente eleggendo a tuo promotore, e questo per te vale più di qualunque autoproclama.
Ti dicono che devi postare una volta al giorno, e ti dicono anche quali modalità utilizzare per ottenere più successo; tuttavia, pochi considerano che nella relazione tra individui la fiducia si costruisce a colpi di trasparenza e spontaneità.
È attraverso il contenuto che trasmetti la tua unicità, è attraverso la forma e i canali che scegli che questa manifestazione diventa efficace. Certo non piacerai a tutti, come è bene che sia, ma catalizzerai, ben più importante, chi condividerà i tuoi stessi interessi e sarà pronto a condividerli.
Se è vero che il contenuto è la nuova moneta di scambio, allora avrà successo chi riuscirà a creare il proprio conio, con pochi tagli forse, ma quelli che sapranno far circolare valore.
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