Riconvertire i propri siti industriali per la generazione di energia da fonti rinnovabili l’obiettivo di Progetto Italia Eni, che consente di apportare una riduzione di emissioni di CO2 di oltre 150mila ton/anno.
L’energia generata dagli impianti installati, oltre 400 ettari di terreno disponibile in diverse regioni italiane, verrà prevalentemente auto consumata dai siti industriali Eni che potranno in questo modo modificare il tipo di approvvigionamento energetico.
Attualmente la maggior parte dei progetti prevedono l’impiego di tecnologie fotovoltaiche ma non si esclude la possibilità di implementare altre tecnologie quali le biomasse e il solare a concentrazione.
Il Progetto Italia, che riflette il motto Eni “Investiamo nel Paese in cui siamo nati”, prevede al 2021 un investimento pari a 260 milioni di euro e 220 MW di potenza installata. Dal punto di vista ambientale, il progetto genererà energia elettrica pari a 0,38 TWh/anno consentendo una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 150 mila ton/anno.
Solo rinnovabili per un “Green Data Center”
La prima realizzazione di Eni nell’ambito del Progetto ha visto la nascita dell’impianto fotovoltaico realizzato a Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, presso il Green Data Center, struttura che consente di alimentare parte delle attività svolte all’interno del sito minimizzando l’impatto ambientale.
I pannelli hanno una potenza di 1 MW e generano l’energia che potrebbe soddisfare l’equivalente del fabbisogno energetico di più di 500 famiglie.
Attraverso queste iniziative Eni dimostra la sua volontà di affermarsi in qualità di operatore energetico sostenibile, riuscendo anche a individuare, grazie alle tecnologie proprie, soluzioni di business remunerative ma soprattutto sostenibili per l’ambiente.
Eni sta puntando sulle energie rinnovabili per diventare un attore importante in questo mercato, sottolineando l’importanza della scelta paese Italia, in cui investe per garantire continuità e un percorso a lungo termine.
In collaborazione con Eni
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