Riconnessioni: abbattere divide infrastrutturale e culturale a scuola

4.200 km di fibra, plessi scolastici connessi a 10 Gbps, 98mila studenti e 1.800 insegnanti coinvolti. Questi i numeri (in continua crescita) di Riconnessioni, progetto di accompagnamento alla trasformazione digitale che ha interessato 350 plessi scolastici di scuole primarie e secondarie di primo grado del comune di Torino.

L’iniziativa – racconta il referente del progetto per il Consorzio GARR e Vicedirettore di Compagnia di San Paolo Sistema Torino, Marcello Maggioranasce da una situazione di divide infrastrutturale e culturale, rilevato in particolare nelle scuole elementari e medie. Ci siamo posti l’obiettivo di agire su due piani, infrastrutturale per fornire alle scuole un nuovo modello di connettività internet e metodologico culturale per sostenere efficacemente una nuova didattica interattiva e personalizzata. Queste linee si sono concretizzate con interventi strutturali importanti e corsi di formazione per dirigenti scolastici, docenti, studenti e genitori”.

Riconnessioni è un progetto triennale promosso dalla Compagnia di San Paolo, realizzato dalla Fondazione per la Scuola, che vede tra le partnership tecnologiche e culturali Open Fiber, GARR e TOP-IX che rappresentano un tassello importante per la realizzazione del progetto che vuole creare e proporre un modello di innovazione a livello nazionale, senza fermarsi alla sola realtà torinese. “Questa fase progettuale – continua Maggiora – potrebbe essere un pilota attraverso il quale valutare l’efficacia dell’iniziativa per poi, ci auguriamo, poterla estendere ad altre realtà nazionali interessante al modello Riconnessioni”.

Uno dei primi interventi realizzati, nel corso del primo anno, è quello riferibile alla infrastruttura in fibra ottica che, grazie a un accordo con Open Fiber, ha visto la messa a disposizione delle scuole coinvolte una connessione in fibra ottica a 10 Gbps. “Oltre a questo – spiega Marcello Maggiora – si è cercato di immaginare come semplificare la gestione della rete locale dei singoli plessi scolastici, un’altra importante esigenza delle scuole, infatti non sempre si hanno a disposizione risorse interne da potervi dedicare. Grazie alla collaborazione con i dirigenti scolastici, i tecnici e gli insegnanti, le scuole sono state supportate nell’analisi dei bisogni e nella definizione delle soluzioni più adatte. Si è deciso, così, per una ventina di scuole, di sperimentare un servizio di infrastruttura as a service, ovvero la possibilità per le scuole, di delegare completamente la gestione della rete interna. Trasformare un carico gestionale non trascurabile in un servizio che solleva dalla scuola da un’attività impegnativa e che deve essere curata al meglio sia per ragioni di sicurezza che di efficienza della didattica e dell’amministrazione”.

Riconnessioni è stato anche cambiamento culturale, accompagnamento a un uso consapevole della Rete. “Ci siamo resi conto – spiega Maggiora – che, nonostante gli interventi di formazione attivati attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale, c’è ancora bisogno di formare gli insegnanti e i ragazzi sui temi legati al digitale. Per questo sono stati organizzati laboratori di robotica, pensiero computazionale e strumenti digitali, tanto per citarne alcuni, utili a far comprendere che la Rete non è solo intrattenimento e relazione, ma conoscenza e opportunità di miglioramento”.

Il progetto ha consentito la costruzione di una comunità di insegnanti, genitori e studenti che si confrontano sulle novità della didattica, promuovendo idee e pratiche innovative attraverso un percorso di formazione continua in cui le tecnologie non sono il fine, ma il mezzo per migliorare l’insegnamento curricolare.

Il mondo della scuola – conclude Maggiora – è un mondo molto complicato e che, purtroppo, non ha sperimentato una particolare carica innovativa, pertanto le tecnologie presenti sono spesso molto lontane dallo stato dell’arte, cosi come il loro utilizzo. Nonostante gli importanti investimenti fatti negli ultimi anni, il gap in molte realtà rimane ancora sensibile. Grazie a Riconnessioni devo dire di aver incontrato persone disponibili, interessate e capaci che anche volontariamente fanno di tutto per migliorare le scuole, che non possono essere lasciate sole. Le molte eccellenze del nostro Paese in questo settore sono spesso legate a iniziative personali e non sistemiche. Riconnessioni, come mi disse una dirigente scolastica, ha portato entusiasmo. E questa mi sembra la sintesi migliore per descrivere l’attività. Interventi come questo dimostrano come l’analisi puntuale delle situazioni esistenti aiuti a intervenire in maniera appropriata ed efficace”.

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