Viaggio attraverso lo specchio (digitale)

Anche se spesso non ce ne rendiamo conto, le tecnologie stanno permeando sempre più la realtà in cui viviamo. Talvolta utilizziamo direttamente soluzioni digitali come app mobile di messaggistica o servizi di banking; molto spesso, invece, usciamo dalla metropolitana attraverso tornelli automatici o camminiamo per strade illuminate da lampioni, senza ricordare che questi sistemi sono gestiti in modo efficiente grazie alle tecnologie informatiche.

Queste soluzioni si basano sulla produzione e consumo di dati aggiornati in tempo reale: dietro a ogni tornello, ogni lampione, esistono dei dati in tempo reale, che ne ottimizzano e rappresentano il funzionamento. Con una metafora, si potrebbe immaginare di vedere, attraverso uno speciale specchio, il “riflesso digitale” di ogni elemento che compone la realtà, come un tornello o un lampione. Questo riflesso è costituito dai dati in tempo reale che rappresentano il funzionamento di quell’oggetto; tale riflesso risulta un concetto affine al trend dei Digital Twin.

Se come il personaggio di Alice di Lewis Carroll volessimo viaggiare attraverso lo specchio per incontrare questi riflessi digitali? Per accedere a questo mondo di dati in tempo reale, ogni elemento dovrebbe permetterci di accedere (in modo controllato e sicuro) al proprio riflesso. Da un punto di vista tecnologico, lo specchio che ci permetterebbe di incontrare questi riflessi è proprio la vision proposta dal trend della API Economy; in accordo a tale approccio si possono creare scenari economici innovativi garantendo l’accesso sicuro e controllato via API ai propri asset digitali, ovvero permettendo ad altri soggetti di incontrare il proprio riflesso digitale.

Alcuni esempi di riflessi digitali

In Regione Lombardia, grazie all’iniziativa di API Economy Ecosistema Digitale E015 è possibile vedere alcuni esempi concreti di riflessi digitali del territorio.

Non solo tecnologia

Questo metaforico viaggio attraverso lo specchio non descrive soltanto una questione tecnologica. Anche una volta definito il linguaggio tecnico comune per accedere a questi riflessi, è necessario:

  • diffondere la conoscenza strategica di questa opportunità, affinché i diversi attori possano comprendere il valore di questo nuovo modo di lavorare;
  • regolamentare l’accesso a tali riflessi digitali attraverso un framework di processi, che tuteli i proprietari di tali asset digitali e permetta loro di far accedere soltanto soggetti di interesse sulla base di obbiettivi di business specifici e condivisi;
  • censire in un quadro comprensivo i diversi riflessi, in modo che attraverso questo ipotetico specchio si possa conoscere l’offerta dei riflessi dei diversi elementi della realtà, evitando l’inefficienza delle singole interazioni.

In altre parole, è necessario mettere in campo quell’insieme di linee guida, processi, contratti e strumenti che vanno oltre gli aspetti prettamente tecnologici e che costituiscono nella pratica lo specchio, all’interno del quale i diversi attori possono rendere accessibili i propri riflessi; la risposta è l’Ecosistema Digitale, all’interno del quale realtà differenti, accedendo reciprocamente ai rispettivi riflessi, possano sfruttare il potenziale complessivo dei dati e costruire servizi innovativi e relazioni di business.

Sulla base dell’esperienza di E015 e di progetti con diverse aziende e filiere, in Cefriel è stata elaborata questa definizione di Ecosistema Digitale: lo specchio che rivela il riflesso digitale della realtà.

 

 

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