IoT, Big Data, AI per la logistica: il caso OLOGER

Una delle sfide della logistica è quella di riuscire a tracciare ciò che avviene durante il trasporto dei prodotti, non solo al fine di non deludere le aspettative dei clienti, ma anche per mettere in atto attività, quali una nuova spedizione di prodotti o l’invio di avvisi ai clienti sullo stato delle merce, necessarie in particolare per la consegna di prodotti di valore.

La sostenibilità economica delle aziende che si occupano di logistica passa dunque dalla qualità che si può garantire nella consegna dei prodotti, ovvero passa da tecnologie digitali in grado di supportare il processo come IoT, Intelligenza Artificiale e Big Data. A vincere, pertanto, non è mai una sola tecnologia, ma una combinazione di queste.

Un esempio di tecnologie digitali per il controllo delle spedizioni

Nell’ambito del progetto Europeo H2020 MIDIH (Manufacturing Industry Digital Innovation Hubs) e in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat, FCA Group, Cefriel sta sperimentando una soluzione di Smart Logistic basata su un dispositivo IoT per la logistica industriale denominato OLOGER (Outdoor LOGistic trackER) e su un’applicazione web per la gestione della flotta di dispositivi e la visualizzazione e elaborazione dei dati. OLOGER permette di tracciare la posizione delle merci alle quali è applicato e rilevare eventi quali la variazione della temperatura di conservazione, umidità, eventuali urti e vibrazioni subite dalle merci. I dati sono quindi trasmessi attraverso la rete cellulare (copertura operativa world wide) per essere analizzati attraverso l’applicazione di Smart Logistic, sviluppata all’interno del progetto, che fornisce informazioni sullo stato delle spedizioni a tutti gli stakeholder coinvolti.

La combinazione di sensori applicati alle merci e in grado di rilevarne informazioni, con l’analisi dei dati provenienti da sensoristica che potranno addestrare intelligenze artificiali nel mettere in atto azioni automatizzate in grado di migliorare la logistica, è un esempio di ciò che si può fare.

Nel caso per esempio di spedizioni di medicinali – spiega Nadia Scandelli, referente del progetto in Cefrielè di vitale importanza sapere se il prodotto è integro e può essere assunto da un paziente oppure no. E la sua integrità è definita dalle condizioni di viaggio, dalla temperatura che si è stati in grado di mantenere per esempio. Poter non solo riprogrammare in tempi brevissimi una nuova spedizione ma anche avvisare il cliente della possibile non integrità del prodotto diventa di vitale importanza”. Non solo per i medicinali.

Tracciare eventi ambientali e meccanici che possono verificarsi durante la spedizione permette all’azienda produttrice di conoscere con esattezza eventuali rischi, avvisare chi sta curando il trasporto e prevenire che la merce si danneggi. Nel caso, per esempio, del trasporto di monitor conoscere una variazione della inclinazione del pacco che li contiene potrebbe consentire a chi ha spedito di chiedere non solo la verifica dell’integrità ma anche un eventuale intervento mirato a ripristinare condizioni di trasporto ideali.

Quali i vantaggi del progetto?

Il poter monitorare le merci non solo ne garantisce la qualità, andando a migliorare lla customer satisfaction, ma consente anche di anticipare eventuali problemi in produzione dovuti a danni nelle spedizioni. I produttori, infatti, devono fare i conti con le operazioni logistiche in entrata e in uscita per acquisire materie prime o componenti e per consegnare i loro prodotti. Spesso si trovano ad affrontare problemi relativi al trasporto di merci, ad esempio quando la spedizione si trova nel luogo sbagliato, viene consegnata in ritardo o consegnata in tempo ma danneggiato. Per questi motivi, è fondamentale sapere cosa sta succedendo durante il trasporto e scoprire quando e dove si sono verificati eventuali danni, al fine di sfruttare le assicurazioni o lavorare per migliorare il servizio.

Gli strumenti di data analysis, poi, permettono di individuare le criticità e il momento in cui queste si verificano per mettere a disposizione dei manager informazioni necessarie a modificare alcuni processi riferibili alla gestione logistica.

Dove è stato sperimentato il progetto?

Al momento attuale, OLOGER, che può essere personalizzato sulla base del settore nel quale viene impiegato, e la soluzione di smart logistic sono in fase di sperimentazione sul campo con il Centro Ricerche Fiat, FCA Group, per tracciare la qualità e la posizione dei componenti di costruzione durante le spedizioni fra i diversi stabilimenti sul territorio italiano. Di particolare interesse il fatto che i parametri da rilevare grazie al dispositivo possano essere diversificati in base al prodotto, oltre al fatto che, utilizzando la rete cellulare per la trasmissione dei dati, questo dispositivo può essere utilizzato praticamente ovunque nel mondo. In questo caso il progetto europeo MIDIH ha svolto la funzione di catalizzatore fornendo una serie di tool a livello di piattaforma digitale per la raccolta, gestione ed elaborazione dati, utilizzati da Cefriel per lo sviluppo dell’applicazione, e mettendo in diretto contatto Cefriel e CRF, early adopter della soluzione e Lighthouse Experimenter all’interno del progetto.

Quali gli sviluppi futuri?

In questo caso, la tecnologia IoT agisce come abilitatore della digitalizzazione della supply chain, ma il vero business value della soluzione sarà legato alla realizzazione di servizi a valore aggiunto basati su tecniche di advanced analytics e Artificial Intelligence, che permetteranno di predire situazioni critiche e evitare che accadano, in modo da aumentare l’efficienza a la qualità complessiva del processo.

Non è da sottovalutare – continua Scandelli – l’opportunità di sharing di informazioni all’interno dell’ecosistema che ruota attorno alla filiera logistica. Come già sottolineato in precedenza le informazioni relative ai dati di spedizione sono di interesse per tutti gli stakeholder della filiera. Questa possibilità deve essere vista sia in ottica di miglioramento delle performance e riduzione dei costi, ma anche e soprattutto in ottica di nuovi canali di revenues. Si pensi ad esempio ad un servizio di spedizione “in condizioni garantite” offerto da un operatore di logistica. In questo caso, soluzioni come quella illustrata, possono costituire un fattore tecnologico abilitante e differenziante dello scenario”.

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